POLITICA

Ciampino – Boccali vota ‘no’ al bilancio: ‘L’ho fatto con la morte nel cuore. L’unica soluzione era ripensare l’ASP’

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Ivan Boccali

A Ciampino proprio sullo scoccare del gong dell’anno 2016 la maggioranza ha approvato il bilancio, dando di fatto il via libera al fondamentale documento contabile. Quanto accaduto nella giornata di venerdì 30 dicembre, tuttavia, ha trovato la piena opposizione del presidente del Movimento Gente Libera, Ivan Boccali, che da consigliere comunale ha votato contro qualcosa che non ha tardato a definire “invotabile”. “Il bilancio è stato approvato – ha aggiunto – nonostante un buco di 23 milioni di euro, di cui 2,5 nel biennio 2015-2016. I debiti di ASP sono a carico di tutti i cittadini, poiché il debito dell’azienda viene coperto dal Comune di Ciampino, azionista di maggioranza, in due modi: alzando le tasse o i costi dei servizi; diminuendo i servizi o le spese sui servizi essenziali. Ho votato contro con la morte nel cuore – ha ammesso Boccali – unicamente per tutelare tutti i cittadini di Ciampino, poiché questo è il compito di un politico serio: essere al servizio della collettività e non solo di una parte di essa”.

Il presidente di ‘GL’ ha proposto di ripensare l’ASP, di “riformarla, rendendola trasparente. Tagliare le spese inutili per salvaguardare servizi e posti di lavoro”. Ha poi aggiunto che “l’unica soluzione possibile era non approvare il bilancio in modo da poter ripensare ad una nuova ASP. Un buon medico cura senza pietismo: lo scopo è guarire il paziente, non certo l’accanimento terapeutico”. Il consigliere ha poi espresso tutto il suo rammarico per come la vicenda si è conclusa, ritenendo, dunque, responsabile la maggioranza per la lunga agonia, che si tradurrà in più tasse, che dovranno subire i cittadini a causa dell’approvazione del bilancio. Nel farlo ha aggiunto d’esser sereno e certo della comprensione dei lavoratori dell’ASP, precisando che le motivazioni alla base del suo voto sono state dettate dall’esigenza di tutelare sia tali lavoratori che l’intera comunità. Infine ha concluso ricordando che l’azienda in questione “è un carrozzone mal gestito, con modalità di assunzione a dir poco particolari. Mentre la maggioranza festeggia – ha concluso Ivan Boccali – io con il mio voto ritengo di aver fatto fieramente il mio dovere a servizio di tutti i cittadini, nessuno escluso. 
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