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Monte Compatri – Un cuore allenato è un cuore protetto, terza edizione del progetto prevenzione cardiovascolare

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Dopo il successo delle prime due edizioni, ritorna il progetto ‘Invecchiamento attivo e prevenzione cardiovascolare’ patrocinato dal Comune di Monte Compatri, nato dalla collaborazione tra il centro San Raffaele e i ricercatori di Tor Vergata. 

Sabato 18 marzo 2017  dalle ore 09:30 gli specialisti accoglieranno i cittadini con un programma che comprende elettrocardiogramma, doppler, esami del sangue e attività fisica, il tutto in forma totalmente gratuita al quale si aggiungerà in un secondo momento, un’attività di analisi e studio che porterà a un allenamento personalizzato seguito dai fisioterapisti dell’Università di Tor Vergata.

L’obiettivo è quello di tutelare la popolazione residente, nata prima del 1937, coinvolgendo così i più anziani in un programma che prevede una serie di incontri ai quali sarà possibile partecipare su prenotazione dal lunedì al venerdì chiamando il numero 06/52252566. Le date disponibili sono:  25 marzo-26 marzo;1-2 aprile; 8-9 aprile; 6-7 maggio.

Previsto anche un convegno che si terrà sabato 18 marzo presso il centro San Raffaele di Monte Compatri in cui verranno illustrati i risultati raggiunti nelle due precedenti edizioni con gli interventi di Massimo Federici – “I fattori di rischio nella patologia cardiovascolare e nell’età geriatrica”; Jacopo M. Legramante – “Attività fisica quale terapia non farmacologica negli anziani”; Antonio De Lucia – “Attività motoria e qualità della vita nella quarta età”; Michele Panzarino – “Preparazione Fisica Controllata nei soggetti ultraottantenni”.

“È con grande entusiasmo e convinzione che l’amministrazione che rappresento partecipa attivamente a questo progetto – afferma il sindaco Marco De Carolis – prevenire significa prendersi cura del proprio corpo, aiutandosi a vivere meglio. In un’epoca di tagli alle risorse e crisi economica, prevenzione si traduce anche con un risparmio sui costi del servizio sanitario nazionale. Troppo spesso – aggiunge De Carolis – leggiamo di persone che rinunciano a curarsi: questa iniziativa permette di farlo senza mettere mano al portafogli. Con la speranza che diminuiscano gli accessi ai Pronto soccorso”.

SP