POLITICA

Lanuvio – (Speciale) Presentato il candidato sindaco Rodolfo D’Alessio: ‘Sono qui per il bene di tutto il territorio lanuvino’

d'alessio

Francesca Ragno con Rodolfo D’Alessio

“Sono un tipo riservato e timido, e sono un po’ emozionato”. Parole e musica di Rodolfo D’Alessio, che si è presentato così, nel pomeriggio di sabato 18 marzo, senza nascondere le sue sensazioni, alla platea del Teatro comunale di via San Lorenzo, ufficializzando la sua intenzione di candidarsi a sindaco in vista delle Comunali di Lanuvio a capo della lista ‘Lanuvio Unita verso il Futuro’. Dinanzi ad una nutrita platea D’Alessio ha risposto alle domande di Francesca Ragno, svelando i motivi che lo hanno indotto ad accettare l’investitura. Nel farlo è partito da una descrizione autobiografica, in cui ha fatto accenno al suo lungo impiego alle Poste, iniziato nell’84 e protrattosi sino allo scorso anno, anno conciso con l’esodo incentivato.

“Sin da ragazzo ho maturato un impegno civile – ha premesso -, concretizzatosi nell’apertura del circolo Arci e nella costituzione di una cooperativa edilizia. Non sono però un politico – ha aggiunto -, cosa che per alcuni è un pregio, perchè si è liberi da condizionamenti, e per altri uno svantaggio, mancando di esperienza e conoscenza delle dinamiche della cosa pubblica. Qualche polemica – ha ammesso subito dopo – è nata sulla mancanza di esperienza, che forse può essere un limite ma che può essere comunque superata”. La premessa ‘introspettiva’ si è poi chiusa con un’ammissione: “Anche io mi sono chiesto perché uno dovrebbe votarmi ma il giudizio su se stessi è complesso e lo lascio volentieri ad altri…”.

E’ alla domanda su come sia nato il progetto della lista ‘Lanuvio Unita’ che D’Alessio è quindi entrato nel tema della candidatura: “Tutto è nato dalla volontà del Pd di segnare una linea di demarcazione col passato, senza rinnegare quanto di buono fatto fino ad oggi, perché Lanuvio deve molto a tutte le amministrazioni di centrosinistra succedutesi nel tempo. Ciononostante si è voluto rinnovare il partito, tanto che la nuova classe dirigente è formata per larga parte da 30enne e 40enni”. “Quanto alla mia candidatura ho deciso di accettare questa sfida dopo una lunga e combattuta riflessione, visto che il cuore tirava da una parte e la ragione dall’altra. Per la scelta finale sono stati decisivi i tanti attestati di stima e fiducia ricevuti, ma credo di aver un debito per questo paese ed è come un dovere cercare di ricambiarlo. Quel che è certo – ha aggiunto – è che non ho ambizioni personali da coltivare e non cerco gloria né potere”.

Questa la genesi della coalizione: “Abbiamo lavorato insieme ad altre forze politiche per raggiungere un’intesa programmatica e un ampio consenso, consci che da soli non si va da nessuna parte. Abbiamo iniziato sin da subito a lavorare sui punti programmatici convergenti, ma purtroppo abbiamo perso qualche pezzo per strada e raggiunto l’intesa solo col Partito Comunista, col quale ci siamo messi a lavorare costruendo tavoli tematici di lavoro dai quali trarre le indicazioni sul documento programmatico”. Non è passata inosservata l’assenza dei Moderati di Lanuvio, che per molti avrebbero dovuto rappresentare la colonna portante di una coalizione che dovrà invece farne a meno.
Quanto ai punti chiavi del programma D’Alessio ha dichiarato: “Lo abbiamo costruito in maniera ambiziosa, pur se improntata al realismo. Sullo stesso ci confronteremo coi cittadini, dopo incontri coi comitati di quartiere, associazioni e professionisti. La parola d’ordine – ha evidenziato – è proprio quella del coinvolgimento e della partecipazione”.

“Il nostro non è un ‘Libro dei Sogni’, perché è proprio da quel tipo di politica che nasce il malcontento. Noi, d’altro canto, vogliamo essere architetti del nostro futuro e per farlo puntiamo su un programma ben definito, che abbiamo suddiviso in 5 aree tematiche:

– Servizi alle persone.

– Cultura, turismo e sport.

– Attività produttive.

– Sviluppo del territorio e lavori pubblici.

– Fiscalità e trasparenza amministrativa.

“In merito al punto dei servizi alle persone l’obiettivo – ha dichiarato D’Alessio – è di dare tutto il supporto possibile alle famiglie in difficoltà. Sulla sanità puntiamo al potenziamento del consultorio e del punto Cup, potenziando le farmacie comunali, senza dimenticare gli anziani, che sono e restano una risorsa fondamentale”. Nel proseguo del suo intervento il candidato sindaco ha annunciato l’intenzione di lavorare per “portare qualche istituto di secondo grado o una succursale a Lanuvio”. Tra gli impegni assunti quello di “armonizzare i rapporti tra associazioni, e vagliare l’ipotesi della Consulta dello sport”.

Spazio esiguo per le critiche all’attuale Amministrazione: “Il nostro non è un programma di contrapposizione, anche se i programmi, pur non essendo fotocopiati, possono certamente essere simili. La differenza, d’altronde, si vede al momento di tirare le somme. Se devo tuttavia muovere una critica all’Amministrazione lo faccio in maniera generica perché entrare nei dettagli sarebbe troppo lungo. In una comunità come la nostra, in cui ci si conosce quasi tutti, più che ai partiti si fa conto sulla persona e si deve far conto anche su quelli che non ti hanno votato, cosa che in questi 5 anni non è accaduta, preferendo calare dall’alto le scelte e chiudersi dentro quattro mura in un meccanismo perverso, che ha portato a distanziare la gente dalle istituzioni, deteriorando i rapporti tra associazioni stesse”.

L’intervento di Edoardo Tomei. Accanto a lui Eugenio Patanè, Simone Lupi e Giovannino Sanna

Dopo aver annunciato la calendarizzazione di ulteriori incontri nel territorio si è tornati alla lista: “Ci stiamo lavorando, ma non è pronta. Il criterio è comunque legato alla qualità delle persone e non alle logiche correntizie e di appartenenza partitica. Non escludiamo che dagli incontri che avremo possano emergere nuove figure. Siamo ancora aperti a qualsiasi contributo possa arrivare, perchè chi è armato di buona volontà e disinteresse è sempre ben accetto”.

La parola, dopo alcuni interventi dal pubblico, è passata ad Edoardo Tomei, del Partico Comunista: “La cultura legata all’associazionismo può far da volano all’economia, in un paese spento e senza progettualità. Va riscoperto l’orgoglio di essere lanuvini – ha dichiarato – e garantiamo sull’impegno e la tanta voglia di fare dei ragazzi”. In chiusura Tomei ha auspicato la creazione di una scuola teatrale e di musica, prima di essere seguito da Giovannino Sanna, responsabile dei Comunisti dei Castelli, che ha lodato la scelta di D’Alessio, ricordando la figura di suo padre Romeo, a lungo sindaco di Lanuvio.
A seguire gli interventi de
i consiglieri regionali del Partito Democratico, Simone Lupi ed Eugenio Patanè, che hanno confermato il pieno sostegno dei vertici regionali piddini al candidato prescelto. “Lanuvio – ha dichiarato Simone Lupi – ha bisogno di normalità, di persone umili e serie. Questo – ha aggiunto l’ex sindaco di Ciampino – è il vero Pd e non chi pensa di farne parte solo a parole senza contribuire alla vita del circolo”. “Dobbiamo spersonalizzare il più possibile la contesa – ha dichiarato Eugenio Patanè – con una idea diversa di città da vivere e far vivere, con un programma aperto, da costruire giorno dopo giorno con l’interlocuzione di tutti i cittadini”.

Da.Le.