POLITICA

Lanuvio – Comunali, la sfida è tra Galieti e D’Alessio. Punto interrogativo sul terzo incomodo e sulle mosse di Moderati e grillini

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La primavera che dovrà rinnovare la composizione del consiglio comunale è arrivata. A poco più di 2 mesi dalla consultazione elettorale per le Amministrative 2017, tuttavia, Lanuvio come il resto dell’Italia ancora non sa quando si andrà al voto, anche se il passare delle settimane, insieme all’incapacità tutta italiana di far chiarezza, rende sempre più probabile che la data prescelta possa essere l’11 giugno, l’ultima domenica libera del periodo elettoralmente ‘utile’ (che va in sostanza dal 15 aprile al 15 giugno).

 A poche settimane dalla contesa sono appena due i candidati sindaci ufficiali: a sfidare l’attuale Sindaco, Luigi Galieti, orientato a giocarsi la riconferma, sarà infatti Rodolfo D’Alessio, quale espressione della sinistra. 

Ben più nutrito lo schieramento nel maggio del 2012, quando fu calato un poker di contendenti, chiamati a scalzare il sindaco uscente, Umberto Leoni: a Luigi Galieti, poi uscito vittorioso, si aggiunsero infatti Giovanni Fiandra, Piero Rovigatti  e, unica donna in lizza, l’ex presidente del consiglio comunale, Ilaria Signoriello.

Questa volta, come anticipato in premessa, gli elettori potrebbero ritrovarsi innanzi ad una scheda elettorale ben poco affollata, se è vero, come sembra sempre più probabile, che chi il Movimento 5 Stelle nazionale di fronte alla frastagliata presenza di almeno due gruppi che vi si richiamano, non dovrebbe accreditare nessuna delle aggregazioni che si fregia in qualche modo del suo simbolo, chiudendo di fatto le porte ai grillini lanuvini, un pò come accaduto lo scorso anno ad Ariccia. Non del tutto scartata l’ipotesi che gli esponenti che in qualche modo si rifanno agli ideali pentastellati, delusi dalla bocciatura, possano tuttavia dare vita ad una lista civica. Lista civica che, qualora vada in porto, potrebbe anche ritrovarsi a ‘chiacchierare’ coi Moderati di Lanuvio, usciti senza indugi dal tavolo delle trattative con la coalizione in sostegno di D’Alessio, che proprio i vertici dei Moderati considerano troppo sbilanciata a sinistra, e poco incline a riconoscere il ‘peso’ del movimento civico. Non del tutto peregrina, a quel punto, l’ipotesi di riuscire a calamitare anche tutti gli scontenti della gestione da ‘piazza pulita’ del Partito Democratico. Da Morelli a Centini, passando per Frappelli e Dianora Grassi, sembrerebbero in tanti, a detta di quanto trapela, ad aver storto il naso di fronte al rinnovamento messo in atto.  

Delle ultime ore la voce che vorrebbe addirittura l’attuale consigliere comunale, Stefano Ceccarelli, in procinto di non candidarsi, pare per una mancanza di palese sostegno da parte del rinnovato partito.  Proprio sugli scontenti del Pd i Moderati cercherebbero di far breccia, puntando sul loro essere poco in sintonia con la nuova linea portata avanti dai vertici democratici, con lo scopo, neppure troppo nascosto, di costruire un ipotetico ‘terzo polo’, sul quale cercar far convergere anche gli aspiranti 5 Stelle, nel caso dovessero davvero risvegliarsi dal proprio sogno pentastellato. Una prospettiva, quella che vedrebbe Moderati e grillini mettersi intorno ad un tavolo, che non sarebbe accolta certamente col sorriso tra le labbra dal centrosinistra targato Pd – Pci. Neppure da escludere, a quel punto, un tentativo di ricucire lo strappo tra quest’ultimi e i Moderati, sebbene il passare del tempo, in questo caso, invece che lenirla sembrerebbe aver acuito la ferita. Il punto interrogativo che aleggia sul possibile terzo incomodo potrebbe essere sostituito dal volto di Nisio Magni, che sarebbe certamente il candidato pentastellato, qualora dai vertici dei 5 Stelle nazionali dovesse arrivare il sospirato, quanto remoto, via libera.

 

 

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