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Quella tragedia che dilaniò il cuore di Velletri: così è stata commemorata la strage di Colle Caldara (10 bimbi morirono per un residuato bellico)

Colle Caldara 65mo

La commemorazione nella chiesina della Madonna del Rosario, a Colle Ionci

di Eleonora Fede

Anche quest’anno, per espressa volontà dell’Amministrazione Comunale, si è commemorata la tragedia di Colle Caldara avvenuta nel 1952, quando un residuato bellico, una mina anticarro scoperta tra i boschi, da dieci ragazzi tra i cinque ed i sedici anni è improvvisamente esplosa, strappando loro, in un solo istante, ogni gioia futura.

L’Italia intera fu resa partecipe di come la guerra possa colpire anche dopo la sua fine dichiarata, grazie ad un toccante articolo del noto giornalista Ugo Zatterin apparso sul settimanale “Oggi”, nell’immediatezza della strage.

Daniele e Mauro Ognibene, parenti di alcuni delle vittime, hanno rielaborato l’articolo per farne documento commemorativo, letto dagli attori del gruppo di teatro del centro Anziani “Rodolfo Tosti” diretto da Eleonora Fede. Quest’anno la cerimonia è stata particolarmente toccante ed emozionante per la partecipazione attiva dei ragazzi della 3° media dell’Istituto Andrea Velletrano che, guidati dalla professoressa Pina Di Prospero, hanno elaborato poesie, pensieri e disegni dedicati al triste evento e letti nel corso della cerimonia.

Tra le numerose presenze tra parenti, ragazzi della scuola media, iscritti al centro anziani, la presenza più emozionante è stata quella di mamma Olga, ultima madre vivente tra quelle che hanno perso i propri figli nell’esplosione. Si leggeva nel suo volto il dolore mai sopito. Nonostante i 92 anni ha voluto essere presente, tra i ragazzi, coetanei dei suoi due ragazzi colpiti dall’esplosione, ancora schiacciata da un immenso, dignitoso dolore.

Dopo la messa, officiata da Don Carlo, ha preso la parola Daniele Ognibene, presidente del Consiglio Comunale di Velletri, per manifestare l’impegno dell’Amministrazione ad operare per evitare simili disgrazie, attraverso la diffusione della cultura della protezione e prevenzione civile. Al suo fianco anche l’assessore Sergio Andreozzi, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale.

Nel pomeriggio è stata allestita, nella chiesa del Rosario a Colle Jonci una mostra fotografica curata dal consigliere comunale Giorgio Fiocco, con immagini inedite che raccontano i momenti dolorosi di quei tragici giorni: uomini delle forze dell’ordine che raccolgono brandelli di stoffa degli indumenti degli sventurati bambini, la partecipazione di tutta la popolazione ai funerali, la toccante istantanea di una donna, disperata e solitaria, inginocchiata davanti alle piccole bara.

Una giornata triste, per ricordare un momento tragico che ha segnato una comunità che ancora ne porta segni, ad oltre sessant’anni dall’evento. Un ricordo che non vuole essere un piangersi addosso, bensì riflessione sulla crudeltà della guerra e sulla necessità di dare assoluta applicazione all’articolo 11 della Costituzione: L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa della libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.

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