CRONACA

Ancora un tentativo di suicidio nel carcere di Velletri. Olanda (Ugl Polizia Penitenziaria): ‘Servono più agenti e personale medico’

carcere

A destra, col megafono, Carmine Olanda durante una manifestazione nei pressi del Carcere veliterno

Nella mattinata di oggi un nuovo tentativo di suicidio si è verificato all’interno del carcere di Velletri. Intorno alle ore 7  un detenuto 50enne Italiano, ristretto nel reparto di prima accoglienza perché entrato in carcere pochi giorni fa, ha tentato di togliersi la vita soffocandosi con una corda artigianale legata al collo. Grazie al tempestivo intervento dell’ Agente responsabile della sezione e al personale sanitario del carcere è stato possibile in un primo momento rianimarlo e successivamente trasportalo d’ urgenza  con l’elimbulanza presso l’ Ospedale di  Tor Vergata a Roma. Il detenuto attualmente è in coma e versa in gravi condizioni.

Il sindacalista Carmine Olanda dell’ Ugl Polizia Penitenziaria pochi giorni fa aveva denunciato la crescita degli eventi critici in tutti gli Istituti penitenziari. La scorsa settimana un detenuto Italiano tra 45/50 anni si era autolesionato profondamente tagliandosi le vene delle braccia e della caviglie rischiando di morire.

“Non si conoscono ancora i motivi che hanno indotto il detenuto al soffocamento – commenta Olanda – sembrerebbe che il detenuto al suo ingresso in carcere manifestasse qualche problema di natura psicologica. Come sindacato stiamo notando una forte crescita di autolesionismo in tutti gli Istituti Penitenziari, questo dato ci conferma sempre più che il sistema di trattamento, osservazione, educazione e di inserimento del condannato non funziona a regime.  Servono assunzioni – continua Olanda – di agenti e di figure professionali come psicologi, psichiatri ed educatori. Nel caso del penitenziario Velletri la Polizia Penitenziaria è fortemente sotto organico con l’ aggravante che la ASL RM6 di Albano Laziale continua a sottovalutare la carenza di personale medico e paramedico ed il personale attualmente in servizio lotta continuamente con il contratto di lavoro instabile con l’azienda. Occorre immediatamente – conclude il sindacalista – mettere in funzione il nuovo repartino psichiatrico del carcere di Velletri con il personale sanitario adeguato, non possiamo più tollerare che i detenuti che hanno problemi psichiatrici vengono scaricati alla gestione degli agenti con disposizioni di servizio di grande, grandissima sorveglianza o sorveglianza a vista. I signori responsabili della ASL RM6 di Albano Laziale devono smettere di fare il gioco delle tre carte cercando di tergiversare più possibile sulla problematica. Il responsabile sanitario del Carcere di Velletri si deve prendere le sue responsabilità sulla gestione dei detenuti psichiatrici perché oltre ad essere retribuita adeguatamente per questo tipo di servizio sono stati spesi anche dei soldi pubblici per adeguare la struttura penitenziaria. Per quanto esposto, chiediamo a tutte le Autorità competenti di sollecitare con forza la ASL RM6 di Albano Laziale al fine di garantire il servizio sanitario a 360 gradi, di sanare immediatamente gli agenti attualmente distaccati e di inviare al più presto nuovo personale di Polizia Penitenziaria. Ci complimentiamo, conclude Olanda, con gli agenti e con il personale sanitario di Velletri che ancora una volta hanno dimostrato grande capacità d’ intervento “.

Più informazioni