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Genzano – ‘Allarme Lazio’ per la libertà di informazione. Consegnato il ‘Pannello della Memoria’, con sovrimpressi volti e nomi dei giornalisti uccisi

La consegna

La consegna del Pannello

Con una partecipata cerimonia è stato appena consegnato ed affisso in maniera permanente nella sala giunta del Palazzo comunale di Genzano il pannello della Memoria di cui il segretario di ‘Ossigeno per l’Informazione‘, Giuseppe Mennella, ha fatto dono alla Città dell’Infiorata. A riceverlo il sindaco, Daniele Lorenzon, con al suo fianco le Assessore Pamella Pezzotti ed Elisabetta Valeri. “Cercavano la verità. 28 nomi, una sola storia”, il titolo dato al pannello, con sovrimpressi i nomi e i volti dei  giornalisti italiani uccisi a causa del loro lavoro. Tanti i dipendenti comunali che hanno preso parte alla cerimonia e che hanno potuto ascoltare dalle parole di Mennella quanto la libera informazione sia messa quotidianamente a repentaglio dalle ingerenze dei poteri, come peraltro sintetizzato da un breve, quanto accorato ed apprezzato, intervento del fotoreporter de ‘Il Messaggero’, Luciano Sciurba, che non ha mancato di rimarcare quanto il mestiere del giornalista, anche di provincia, sia costantemente messo sotto la lente di chi ne mina la tranquillità e la libertà di movimento.

Alcuni dei presenti alla cerimonia di consegna

Giuseppe Mennella, prima di procedere alla consegna del pannello, ha ricordato come la Onlus di Ossigeno sia costituita sull’asse portante del lavoro volontario e professionale di diversi giornalisti e collaboratori. Nella sostanza della sua attività quotidiana Ossigeno per l’informazione ha lo scopo di monitorare minacce e gravi abusi a danno di giornalisti italiani compiuti per oscurare notizie di interesse generale per l’opinione pubblica.

“Abbiamo costruito un metodo scientifico per individuare le minacce e le intimidazioni che si frappongono all’articolo 21 della Costituzione” ha premesso il segretario, prima di aggiungere: “Impedire ad un giornalista il suo lavoro significa ledere i diritti dei cittadini”. Alcuni dati sciorinati durante l’intervento hanno reso bene l’idea del fenomeno, con l’Unesco che ha calcolato in oltre mille i giornalisti uccisi nel mondo, di cui 28 in Italia dagli anni ’60 in poi.  All’indomani dell’anniversario della sua morte non è mancata una menzione particolare per Peppino Impastato, che aveva osato fare ironia e sarcasmo sulla mafia. Ben 18 i giornalisti che vivono sotto scorta armata; decine quelli sotto tutela. “Oggi, per provare a fermare un giornalista, vige il costume della querela – ha aggiunto Mennella -. Ogni anno vengono assegnati in media 103 anni di carcere ai giornalisti, sebbene il 90 per cento di quelle querele si rivelino poi infondate. Ciononostante ci si vede costretti a 54 milioni di spese annue di legali, finalizzate a far fronte ai diversi gradi di giudizio”.  “Abbiamo due strumenti per allevare buoni cittadini – ha poi ribadito il segretario di Ossigeno -: la formazione l’informazione, gli unici che possono salvare la memoria, senza la quale saremmo un Paese perduto”.

Ad inquietare, non poco, i dati riguardanti il nostro territorio: “Siamo in presenza di un vero e proprio ‘Allarme Lazio‘ – ha ribadito Mennella -, visto che il 40% delle intimidazioni riguardano proprio la nostra regione. C’è in tutta evidenza qualcosa di marcio tra il potere e il mondo dell’informazione ed è per questo che, a breve, ci recheremo dai Prefetti delle 5 Province laziali per chiedere loro di spiegarci cosa sta accadendo”.

“Ogni giornalista minacciato od ucciso nell’esercizio del suo lavoro – ha dichiarato l’assessora Elisabetta Valeri – rappresenta una mutilazione per l’umanità. Auspico che si guardi a questo Pannello non come ad un ricordo in se, ma come ad un modello d’integrità da cui trarre ispirazione, ognuno per il proprio lavoro”. 

“Bisogna assolutamente ricreare quel senso civico cui siamo stati gradualmente disabituati” ha dichiarato l’assessora Pamela Pezzotti. “Una volta gli insegnanti educavano al confronto, mentre ora il senso civico appare totalmente alterato e il sistema sotto scacco dei poteri forti”.

In precedenza, in apertura di cerimonia, il sindaco Daniele Lorenzon, ha evidenziato la piena propensione della sua Amministrazione ad essere sempre e costantemente impegnata a tutela della legalità e della libertà d’informazione, concetti che hanno ovviamente trovato il plauso dei presenti. 

DL