Lo avevano detto sin da subito, appena dopo l’assemblea pubblica nell’Auditorium (LEGGI QUI) e lo hanno ribadito anche oggi: “No allo Sprar a Genzano”. Si sono quindi mossi su questi binari i militanti di Fratelli d’Italia che nella giornata di oggi hanno sostato in piazza Tommaso Frasconi, a Genzano, raccogliendo le firme contro il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, che prevede l’arrivo di 88 migranti nella Città dell’Infiorata. Ribadite, sostanzialmente, le motivazioni già esternate il giorno dell’assemblea pubblica (LEGGI QUI), giorno in cui proprio il capogruppo di Fdi, Fabio Papalia, affiancato dal movimento giovanile, e dall’ex compagno di banco in consiglio, Arnaldo Melaranci, di ‘Genzano Risorge’, contestò il mancato passaggio del tema in consiglio comunale. “Che lo SPRAR sia il male minore è vero in parte e noi contestiamo in toto questa forma di accoglienza che vive su un sistema in cui c’è sperpero denaro pubblico. Fa riflettere che il 95% delle risorse del progetto vengono finanziate dal Ministero e questo significa che l’ente comunale deve cofinanziare il 5% e questo dimostra che non è vero che sarà tutto a costo zero. Nessuno di noi è razzista e non lo sono neppure i tanti cittadini che ci hanno scritto e chiamati e che rimarcano altre necessità, le loro, che continuano a chiedere bonus economici, case popolari e sovvenzioni che non arrivano mai. Ci si trova a dover aderire allo SPRAR su ricatto della Prefettura, mentre i Comuni non hanno più soldi. Se avessimo governato noi avremmo fatto un diniego, come avvenuto altrove, visto che non tutti hanno aderito allo SPRAR o al CAF”.
“La Prefettura praticamente sta ‘ricattando’ i Comuni – ha ribadito Papalia – e infatti noi abbiamo richiesto di prendere una posizione totalmente contraria ad ogni soluzione relativa all’accoglienza dei richiedenti asilo, sia Sprar che Cas, improntata unicamente al business dei migranti. In altre parti d’Italia alcuni sindaci in considerazione della volontà cittadina si sono opposti politicamente e fisicamente ad ogni imposizione della Prefettura e questa era e rimane la nostra posizione”. Non pochi, per la cronaca, i cittadini che hanno voluto saperne di più, e anche coloro che hanno messo in calce la propria firma. Domani, domenica 11 giugno, la raccolta firme proseguirà dalle 10 alle 13 in piazza delle Lotte Contadine, nella frazione dei Landi. Proprio nei giorni scorsi sono intanto comparse delle scritte diametralmente opposte circa il fronte dell’accoglienza, dalla scritta a caratteri neri (‘Stop Immigrazione’) sul Corso alla frase in dialetto genzanese con ben altri toni sui muri dell’Olmata (LEGGI QUI).
