POLITICA

I Castelli al voto: urne aperte a Castel Gandolfo, Frascati, Grottaferrata, Lanuvio, Lariano, Monte Compatri e Nemi. Si vota fino alle 23

comunali

In attesa dell’alba del giorno dopo, quella in cui i pallottolieri avranno già emesso la loro sentenza, e tutto sarà ormai compiuto, per la gioia dei vincitori e la buona pace dei vinti, l’alba tanto attesa da settimane e mesi di spasmodica attesa è finalmente arrivata, con le sue ansie e le sue trepidazioni, con l’auspicio di farcela e la paura di non ottenere quanto sperato. 

Sedici ore. Questa la ‘finestra’ temporale, a cavallo tra le 7 e le 23 di oggi, domenica 11 giugno 2017,  giorno in cui i cittadini di 7 Comuni dei Castelli Romani saranno chiamati alle urne per il rinnovo del consiglio comunale. Un lasso di tempo al termine del quale partirà lo spoglio, da cui scaturirà la scelta del nuovo Sindaco, preludio all’assegnazione delle rinnovate cariche assessorili. Se nel caso di Castel Gandolfo, Lanuvio, Lariano, Monte Compatri e Nemi bisognerà attendere ‘solo’ qualche ora per conoscere il nome di chi prenderà possesso della poltrona più ambita e, allo stesso tempo, più gravosa, nei casi di Frascati e Grottaferrata appare più che probabile il ritorno alle urne tra 2 settimane, quando sarà il ballottaggio a sancire il risultato definitivo. Oltre 90mila i residenti nei Comuni al voto, con un corpo elettorale totale che supererà quindi le 70mila unità.

Poco è stato lasciato al caso, in queste settimane, pur di accaparrarsi consensi. Non sono mancati sprazzi di originalità da parte di candidati, che hanno sperimentato nuove forme di ricerca del consenso, a partire dal massiccio ausilio del più popolare dei social network. Al contrario i vecchi manifesti sono parsi quasi soppiantati dalle nuove forme di comunicazione e le plance hanno faticato a ravvivarsi. Ne hanno beneficiato la tenuta ambientale e il decoro urbano, messe a repentaglio, in passato, da una sfrenata affissione selvaggia. 

Dopo giornate fatte di parole, strette di mano, raccomandazioni ed accuse incrociate, la parola, come in ogni democrazia che si rispetti, passerà agli elettori. Una piccola rivoluzione, nella costanza di una matita che promettono essere indelebile, starà nel voto di genere che, per la prima volta in assoluto in alcuni dei Comuni al voto, consentirà al singolo elettore di poter esprimere due preferenze, sempre confinandole nella lista che avrà barrato: in questo caso potrà scrivere il nome di un uomo e quello di una donna e il suo voto andrà ad entrambe, secondo una formula che nelle cittadine limitrofe ha già provocato numerose sorprese . 

L’auspicio, una volta delineati i prescelti, è che anche coloro che non ce l’avranno fatta potranno dare un seguito ai buoni propositi declamati in queste settimane; affinché non restino solo parole, le stesse che, se non seguite dai fatti, rischierebbero di lasciare poco o nulla dietro di se…

‘Castelli Notizie’, al solito, farà del proprio meglio per garantire un’informazione accurata e puntuale, che si concretizzerà con una presa diretta nelle ore serali, con continui aggiornamenti rispetto a quanto emergerà in fase di spoglio.

 

 

COME SI VOTA

Nei Comuni inferiori ai 15.000 abitanti (CASTEL GANDOLFO, LANUVIO, LARIANO, MONTE COMPATRI E NEMI):

Nei Comuni fino a 15.000 abitanti si vota con una sola scheda per eleggere sia il Sindaco che i Consiglieri Comunali.
Ciascun candidato alla carica di Sindaco sarà affiancato dalla lista elettorale che lo appoggia, composta dai candidati alla carica di Consigliere.
Sulla scheda è già stampato il nome del candidato Sindaco, con accanto a ciascun candidato il contrassegno della lista che lo appoggia.

Il voto per il Sindaco e quello per il Consiglio sono uniti: votare per un candidato Sindaco significa dare una preferenza alla lista che lo appoggia.

Nel momento di esprimere le preferenze per i candidati a consigliere comunale si può votare una candidata ed un candidato o viceversa (nel caso per errore si votino due donne o due uomini la seconda preferenza verrà annullata). Nei Comuni con popolazione inferiore ai 5mila abitanti (è il caso di Nemi) si potrà esprimere una sola preferenza.

Viene eletto Sindaco, il candidato che ottiene il maggior numero di voti.

In caso di parità di voti tra due candidati si tornerà a votare (ballottaggio) per questi ultimi la seconda domenica successiva.
Anche in questo caso risulterà eletto chi dei due avrà ottenuto più voti. In caso di ulteriore parità viene dichiarato eletto il più anziano.

Una volta eletto il Sindaco viene anche definito il Consiglio: alla lista che appoggia il Sindaco eletto andranno i 2/3 dei seggi disponibili, mentre i restanti seggi saranno distribuiti proporzionalmente tra le altre liste.

 

Nei Comuni superiori ai 15.000 abitanti (FRASCATI E GROTTAFERRATA):

Nei Comuni con più di 15.000 abitanti si vota sempre con una sola scheda, sulla quale saranno già riportati i nominativi dei candidati alla carica di Sindaco e, a fianco di ciascuno, il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano.

Il cittadino può esprimere il proprio voto in tre modi diversi:

1. tracciando un segno solo sul simbolo di una lista, assegnando in tal modo la propria preferenza alla lista contrassegnata e al candidato Sindaco da quest’ultima appoggiato;

2. tracciando un segno sul simbolo di una lista, eventualmente indicando anche la doppia preferenza di genere, tale possibilità, prevista per i i cittadini dei Comuni superiori ai 5.000 abitanti, consente di esprimere due preferenze per i consiglieri comunali purché riguardanti candidati consiglieri di sesso diverso e appartenenti alla stessa lista, tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato Sindaco non collegato alla lista votata: così facendo si ottiene il cosiddetto “voto disgiunto”;

3. tracciando un segno solo sul nome del Sindaco, votando così solo per il candidato Sindaco e non per la lista o le liste a quest’ultimo collegate.
Nei Comuni con più di 15.000 ab. è eletto Sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno).

Qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare la seconda domenica successiva per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti (ballottaggio).

In caso di parità di voti al primo turno, verrà ammesso al ballottaggio il candidato alla lista più votata (maggiore cifra elettorale) e, in caso di ulteriore parità, verrà ammesso il più anziano di età (gli stessi criteri saranno usati in caso di parità nel ballottaggio).

Al secondo turno viene eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.

Per stabilire la composizione del Consiglio si tiene conto dei risultati elettorali del primo turno e degli eventuali ulteriori collegamenti nel secondo. In pratica, se la lista o l’insieme delle liste collegate al candidato eletto Sindaco nel primo o nel secondo turno non hanno conseguito almeno il 60% dei seggi ma hanno ottenuto nel primo turno almeno il 40% dei voti, otterranno automaticamente il 60% dei seggi.
I seggi restanti saranno divisi tra le altre liste proporzionalmente alle preferenze ottenute.

‘Castelli Notizie’, al solito, farà del proprio meglio per garantire un’informazione accurata e puntuale, che si concretizzerà con una presa diretta nelle ore serali, con continui aggiornamenti rispetto a quanto emergerà in fase di spoglio.