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Lanuvio – Giuseppe Verri: ‘Dopo la tromba da record, l’idea è di creare un museo all’aperto’

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In tanti durante la 23^ Festa della Musica di Lanuvio, si erano chiesti quali fossero i segreti dietro la realizzazione dell’immensa tromba esposta davanti al Fontanone: un’opera da record che potrebbe essere davvero inserita nell’albo dei guinness. Dopo la chitarra già esposta nella precedente edizione, l’artista dietro queste opere sproporzionate ha voluto regalare a tutti i lanuvini, ma anche a tutto il pubblico venuto durante la festa, questa altra grande scultura realizzata con passione e dedizione. Ma sveliamo subito l’autore misterioso, forse neanche troppo, dietro cotanta inventiva: Giuseppe Verri, artista per passione, chef di mestiere, che noi di Castelli Notizie abbiamo voluto intervistare per rispondere ad alcune curiosità sull’opera.

In primis, con quale materiale è stata realizzata la tromba? “La base -ci ha svelato Verri- è fatta di cemento armato, mentre la parte superiore è stata costruita con il ferro”.

Ma effettivamente quante persone ci sono volute per realizzare un’opera del genere? “Siamo un gruppo di amici, non ho fatto tutto da solo. Con passione ci siamo dedicati alla realizzazione della tromba, per questa particolare occasione”.

La Festa della Musica è sempre un evento emozionante e innovativo che porta tantissimi ragazzi a Lanuvio, è orgoglioso di poter esporre la sua opera qui? “Non è da molto che sono qui a Lanuvio, precisamente dal ’99, per cui non mi sento ancora effettivamente del posto, mi sto integrando piano piano. Sicuramente sono felice di ciò, anche se inizialmente molti pensavano che stessi solo sfruttando la cosa per un successo personale”.

Sembra, almeno in altezza, un’opera da guinness world record. Potrebbe ottenere il primato? “Assolutamente si, non ce n’è un’altra così. Bisognerebbe contattare chi si occupa dell’iscrizione all’albo”.

Ma quale sarà la prossima opera in programma, dopo il basso e la tromba? “Con un mio amico stavamo pensando di costruire l’arpa, è un anno che ci penso e credo che la faremo. Anche se mi piacerebbe realizzare un pianoforte, però non costruendolo interamente, magari realizzando solo la tastiera infilata nel terreno”. -Ci svela ancora Verri che con la sua immaginazione sembra in grado di realizzare anche l’impossibile. 

E una volta costruiti tutti gli strumenti dell’orchestra? “Si potrebbe realizzare un bel museo all’aperto e perché no, magari anche un concerto”. 

Non ci resta dunque che attendere il prossimo anno per scoprire quale sarà effettivamente la nuova opera esposta e ringraziare l’artista Giuseppe Verri.

GIULIA BANFI

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