POLITICA

Marino – Scontro acceso nell’aula consiliare, la minoranza abbandona il consiglio e ne richiede uno straordinario

Palazzo_Colonna_Marino

Forte agitazione nell’aula consiliare di Palazzo Colonna, quando ieri 21 luglio, la minoranza ha deciso di lasciare la camera, annunciando la richiesta ai sensi del regolamento comunale, di una urgente riunione straordinaria dell’Assise.

A scaldare gli animi dei consiglieri di opposizione, gli esiti dell’interrogazione prodotta dal Gruppo di Centrosinistra nella quale, alla luce dell’arresto dell’arch. Marco Cuffaro, responsabile settori Urbanistica e Lavori Pubblici, è stato chiesto all’amministrazione quali fossero nell’immediato, i programmi atti a scongiurare il perdurare dei ritardi operativi interni al dipartimento comunale che, negli ultimi 13 mesi, ha visto l’alternarsi di diverse figure dirigenziali con conseguente rallentamento degli iter procedurali.

Alle richieste il sindaco Carlo Colizza, si è espresso con una risposta orale e scritta, ritenuta però inesaustiva dalla minoranza. Da qui la richiesta dei consiglieri di opposizione di approfondire maggiormente la questione, non esaudita. In aula presenti anche cittadini, interessati ad avere chiarezza sulla tematica.

“Una mancanza di collaborazione, democrazia e trasparenza della quale l’amministrazione dovrà assumersi la responsabilità politica – hanno tuonato i consiglieri di minoranza, supportati dai commenti irritati dei cittadini presenti che si sono visti negare il diritto alla conoscenza. “A noi chi ci pensa?” – è stato il commento di una cittadina presente.

Il Sindaco ha invitato i presenti ad accedere agli atti per avere maggiore chiarezza, cosa che ha scatenato la protesta e il conseguente abbandono dell’aula da parte della minoranza accompagnata dall’applauso della maggioranza grillina.

“Speriamo, per il bene dei cittadini – hanno detto i consiglieri di minoranza prima di abbandonare i lavori – che abbiate a mente e a cuore ciò che sta accadendo. La partecipazione e il confronto sono un diritto, non solo di noi consiglieri ma della comunità intera. E tutti noi siamo qui a rappresentarla. L’azione amministrativa che sta interessando le aree urbanistica e lavori pubblici è molto delicata e il nostro ruolo di servizio per la comunità, ci impone di fornire risposte plausibili. Non dare la parola alla minoranza su un argomento così importante, è un segno di miopia politica che potrebbe avere conseguenze imprevedibili”.

I consiglieri che hanno preso posizione abbandonando l’aula, riservandosi di analizzare in altra occasione i rimanenti punti all’ordine del giorno, tra i quali il previsto aumento Tari del 5%, sono stati Eleonora Di Giulio, Enrico Iozzi, Franca Silvani e Gianfranco Venanzoni (Gruppo di Centrosinistra), Stefano Cecchi e Cinzia Lapunzina (Costruiamo il Decentramento), Remo Pisani (Forza Italia), Sabrina Minucci (Laboratorio Rinascita) e Pamela Ermo (Movimento Civiltà Democratica).