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Ariccia – A Monte Gentile l’acqua potabile finisce in fogna, la denuncia del Presidente del Consorzio

la leggia
E’ una vicenda sulla quale ancora si deve fare luce quella portata agli onori della stampa dalla denuncia dell’Avv. Giorgia La Leggia, Avvocato del Foro di Velletri e Presidente del Consorzio Stradale Monte Gentile, una vera e propria comunità di oltre mille famiglie all’interno del Comune ariccino.
L’Avv. La Leggia spiega che nel Marzo 2017, in seguito ad un danno alle fognature presso il Consorzio, veniva portata alla luce una tratta del sistema fognario dalla quale si poteva notare come unitamente ai liquami le condotte trasportassero anche quelle che apparentemente sembravano acque chiare. Dall’episodio di marzo la Presidente La Leggia ha iniziato a svolgere un’indagine interna al Consorzio fino a far emergere quello che mesi dopo è diventato un caso di notevole rilevanza pubblica.
 L’interesse consortile era focalizzato sulla quantità di acque immesse nel sistema fognario che, a causa del sopravanzo dichiarato da ACEA, non era in grado di far defluire correttamente tutte le acque canalizzate, tanto che diverse famiglie consorziate subivano durante le piogge dei veri e propri allagamenti.
“La circostanza de quo, tuttavia –  precisa la Presidente La Leggia – ha fatto emergere una situazione davvero incresciosa di dispersione di acque potabili che sistematicamente giorno dopo giorno dal serbatoio di Monte Tondo, collocato all’interno del Consorzio Monte Gentile, vengono immesse nelle fognature, con una grave dispersione di risorse idriche soprattutto in questi giorni dove sento parlare di oltre 20 comuni interessati a razionare le riserve di acqua alle famiglie. La circostanza è suffragata dal rinvenimento negli uffici del Consorzio di svariata documentazione risalente agli anni 2011 e seguenti, prosegue la Presidente, in cui l’amministrazione comunale Ariccina autorizzava l’ACEA a canalizzare il sopravanzo del serbatoio idrico fino alla fognatura consortile passante su Via di Monte Tondo” .
 
La Presidente La Leggia, peraltro, è in possesso di una dichiarazione del 7/3/2017 a firma del Responsabile ACEA Acqua con la quale la società in parola non nega il rilascio costante di risorsa idrica, affermando però che lo stesso sarebbe minimo.
 
Il caso Monte Gentile è giunto negli uffici di Roma Capitale, e precisamente sulla scrivania della Dirigente Dott.ssa Maria Zagari, sollecitata dall’Avv. La Leggia che chiedeva un pronto intervento delle istituzioni al fine di fare luce sulla vicenda.
 
Quello che trapela dalle ultime indiscrezioni, essendo una vicenda dai contorni ancora fumosi, è che il sopravanzo di acque potabili disperse nella rete fognaria sia tutt’altro che di minima quantità, ragione per cui, la Dott.ssa Zagari ha sospeso le autorizzazioni all’allaccio del Depuratore di Ardea che asserve tutto il sistema fognario dei Castelli Romani in attesa che sulla vicenda sia fatta la giusta luce.

 

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