E’ stata approvata all’unanimità dal Consiglio metropolitano la mozione contro la realizzazione della centrale biometano nella frazione del Colubro a Artena, presentata in precedenza dal capogruppo dei “Conservatori e Riformisti”, Giovanni Libanori.
Nel dispositivo presentato all’attenzione del consesso metropolitano, letto dal consigliere, sono state poste alla luce alcune importanti criticità relative al progetto presentato dalla società Green Park Ambiente S.r.l. al Comune di Artena:
“Nell’area interessata dalla localizzazione sono presenti aziende agricole le cui peculiarità e sopravvivenza verrebbero messe in discussione”; “tale impianto smaltirebbe 70mila tonnellate di rifiuti annui, ca da se che tale mole di rifiuti verrebbe scaricata sul territorio di Artena, da Roma e da tanti altri Comuni limitrofi; così facendo si andrebbe a creare una città discarica a beneficio di Roma”; “le emissioni di gas derivanti dalla fermentazione e dalla combustione possono essere immesse in atmosfera peggiorando così un0area già interessata da gravissime problematiche ambientali legate alla presenza di un termovalorizzatore , di una centrale turbogas e di una discarica nel Comune confinante di Colleferro e dalle criticità ambientali emerse nella zona del depuratore artenese, sito proprio in contrada Colubro”; “Gli accessi alla centrale in oggetto son posti sulla Strada provinciale Ariana e interessano un tratto di viabilità densamente popolato e sacrificato poichè in buona parte non asfaltato”.
La mozione ha trovato il consenso unanime di tutto il Consiglio, nel prendere posizione contro “la costruzione di un impianto di trattamento dei rifiuti organici avulso al territorio e non in armonia con le tradizioni agroalimentari locali, e ragione più importante che potrebbe recare gravi danni alla salute della nostra popolazione”.
Nella stessa assise sono passate all’unanimità anche le altre due mozioni presentate dal consigliere Libanori, una delle quali istituisce un fondo da destinare alle zone colpite dal terremoto.
