POLITICA

Genzano – Gabbarini gli dà del ‘fascista’ ma Papalia ne ha per tutti, dai vecchi amministratori ai nuovi inquilini del Palazzo comunale (che pure lo ringraziano…)

l'intervento di Fabio Papalia

Un intervento consiliare di Fabio Papalia

E’ un Fabio Papalia che sta dimostrando di non avere affatto peli sulla lingua, quello che, a dispetto della sua giovane età (è peraltro coetaneo del Sindaco Lorenzon), nel rinnovato consiglio comunale rappresenta uno dei decani, essendo davvero tanti i novizi, talvolta apprezzato persino dagli esponenti di maggioranza  per i suoi affondi senza remore sulle passate gestioni amministrative. Non che ne abbia mai risparmiate di critiche anche agli attuali amministratori, ma i suoi affondi contro la Giunta Gabbarini, sempre più ricorrenti, hanno sin qui permesso ai pentastellati di “respirare”, e liberarsi anche solo qualche istante dalle ripetute accuse di incapacità ed inadeguatezza che si levano dai banchi di un centrosinistra che, per Papalia, è l’artefice dei ‘mali’ che affliggono Genzano.

Nell’ultima seduta del Consiglio comunale, andata in scena nell’ultimo giorno di luglio, il capogruppo eletto con le tre civiche Genzano Libera, Genzano Risorge, Lista Barbaliscia, non ha risparmiato critiche all’attuale Amministrazione, riservandosi però di trovarle delle attenuanti nelle gestioni precedenti, sino a prodursi in un botta e risposta con l’ex Sindaco Flavio Gabbarini che è proseguito anche via ‘social network’, col capogruppo del Pd che ha esordito nella sua piccata riflessione partendo dall’epiteto “fascista”, replicando così ad una diatriba che era nata proprio in aula, quando Papalia aveva rispolverato la vicenda giudiziaria legata alle consulenze esterne del Comune. 

Tornando alla seduta consiliare si è munito di pallottoliere, in apertura, l’esponente di Fratelli d’Italia, che ha analizzato diversi dati: “In queste variazioni, che arrivano a neppure 4 mesi dall’approvazione del bilancio previsionale, siamo in presenza di riduzioni considerevoli, che arrivano addirittura a sfondare il muro del milione di euro di entrate in meno (822mila dai tributi, 155mila dai trasferimenti dallo Stato, 433mila come entrate extratributarie e 145mila da alienazione), alle quale seguiranno tagli per una cifra analoga. Questo fa si che la situazione sia davvero preoccupante, visto che il Comune non potrà garantire i servizi finora erogati. Le responsabilità derivano certamente passato, ma altrettante ne ha chi sta governando attualmente. E’ per questo – ha affondato la lama – sarebbe opportuno che alcuni si dimettessero, mentre per altri l’interdizione dai pubblici uffici sarebbe la soluzione migliore per far ripartire Genzano ed evitare che in futuro possano fare ulteriori danni”.

Il consigliere di minoranza è poi andato ad analizzare il tutto in maniera ancor più analitica: “Dai documenti in nostro possesso si recepisce un minor accertato delle entrate rispetto a quanto inizialmente previsto nel bilancio di previsione 2017-2019. Non una riduzione marginale ma una riduzione decisamente importante e decisamente preoccupante. Più di 1 milione di  euro di minori entrate che di riflesso si ripercuoteranno ovviamente sui servizi che verranno erogati ai cittadini. Ovviamente a livello contabile e finanziario i conti torneranno, oggi. Ma le conseguenze domani saranno gravissime e pesantissime per la cittadinanza. La preoccupazione è notevole, inutile nasconderlo. Occorre, da domani, intervenire e recuperare ma questa situazione pone degli interrogativi importanti. Contestualmente non si può e non si deve evitare un’analisi amministrativa e politica sulle responsabilità di tutto ciò. Di questi minori incassi analizzando analiticamente i dati bisogna soffermarsi su:

Titolo 1 tributi:

– 822 mila euro sui tributi di cui 500 derivanti dal mancato recupero degli anni passati;

Titolo 2 trasferimenti da Stato e Regione Lazio:

– 155 mila euro derivanti da tagli da parte dello Stato e della Regione lazio;

Titolo 3 entrate extratributarie:

– 433 mila euro derivanti da:  parcheggi a pagamento 

(piano folle e fallimentare approvato nel 2014 che ogni anno costringe le varie amministrazioni a variazioni in negativo);

– 60 mila euro derivanti dal mancato recupero degli oneri concessori della sanatoria del 2003;

– 23 mila euro derivanti dal mancato incasso dei canoni di concessione dei ripetitori (gravissimo! Quali provvedimenti giudiziari sta portando avanti questa Amministrazione?);

– 20 mila euro derivanti dai mancati incassi dei canoni di utilizzo degli impianti della rete idrica Ato 2;

– 73 mila euro derivanti dai mancati incassi delle concessioni cimiteriali;

– 200 mila euro derivanti dai mancati proventi della farmacia comunale n.2 (anche qui capitolo che da anni chiediamo di approfondire…ma nulla di fatto e questi sono i risultati).

Titolo 4 entrate derivanti da alienazioni:

-59 mila derivanti dal mancato incasso di concessioni per aree per tombe;

– 84 di mancato incasso di oneri concessori.

“Analizzando questi dati – ha aggiunto Papalia – si evince come le responsabilità siano diffuse e in alcuni casi anche datate. Soprattutto in merito ai tributi. Da anni contestiamo, denunciamo e non approviamo i bilanci che le diverse amministrazioni comunali sottopongono al consiglio comunale. Previsioni gonfiate e non corrispondenti alla realtà.  Mancati incassi di tributi che hanno causato questo vero e proprio “buco” nel nostro bilancio comunale. Chi doveva controllare? Chi amministrava? Cosa controllava? La Procura regionale della Corte dei Conti riceverà nei prossimi giorni un esposto in merito con il fine di accertare le responsabilità di dirigenti, revisori dei conti e amministratori che finora non hanno vigilato ne controllato questo disastro. Ovviamente non potevano mancare in tutto questo calderone i consueti debiti fuori bilancio, forniture del 2012-2013 non pagate e che ora ovviamente bisogna saldare. I debiti che il consiglio comunale è stato chiamato a riconoscere durante l’ultimo consiglio hanno inoltre generato anche degli interessi passivi. Gravissimo poiché secondo la giurisprudenza contabile in questo caso si configura anche il danno erariale nei confronti del nostro Comune.  In merito alle responsabilità attuali non possiamo non contestare la superficialità con la quale neanche un anno fa queste situazioni non sono venute fuori. Il dirigente di allora è ancora a piede libero? I revisori dei conti non avevano notato nulla di irregolare e ambiguo? Per gli altri capitoli emergono carenze amministrative e carenze politiche di chi attualmente si trova al governo della nostra cittadina. Parcheggi a pagamento, turismo, canoni ripetitori e farmacie comunali:  capitoli, questi, dove era necessario intervenire tempestivamente e costantemente, ma così si non è stato e questa superficialità, di certo grave, nuoce all’intera città, fermo restando che delle responsabilità del dirigente che sbaglia ne risponde anche l’organo politico”.

“Allargando il tiro ritengo gravissimo l’errore commesso sul piano economico finanziario della Tari 2017.  Sono anni che a Genzano si registrano solo aumenti di tasse e tributi per servizi sempre più carenti e scadenti. Quello che ovviamente più ci preoccupa di tutta questa situazione è la ripercussione sui servizi che il Comune è tenuto ad erogare a fronte di una pressione fiscale  cosi elevata. Notiamo dai documenti tagli che vanno dal vestiario di servizio del personale al verde pubblico, dal trasporto scolastico all’assistenza pulizia e sorveglianza delle scuole dell’infanzia comunale, per passare ai servizi per asili nido e ludoteca comunale, alle politiche di prevenzione e screening,  ai contributi per famiglie in difficoltà economiche, per arrivare ai contributi per i bonus bebe’ e alla manutenzione immobili comunali. Voci importanti, per le quali sono stati definiti tagli altrettanti importanti e lo riteniamo inaccettabile e gravissimo. Il nostro giudizio, pertanto, è convintamente contrario e negativo, come ad ogni bilancio proposto negli ultimi anni in quest’aula consiliare”.

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