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Lo scandalo delle continue turnazioni idriche in Provincia. Equi Diritti non ci sta: ‘Intollerabile discriminazione. Intervenga il Governo’

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Dopo il clamore mediatico sollevato dal “caso Roma”, per il quale Governo, Regione e Giunta Raggi si sono immediatamente attivati per scongiurare turnazioni idriche nella Capitale, tocca agli abitanti della Provincia pagare con i loro disagi, le inadempienze di ammodernamento della rete idrica da parte di ACEA.

Ben nove ore di sospensione del flusso idrico, persino dei minimi garantiti dalla legge, toccherà tutti i giorni, e per un periodo indeterminato, agli abitanti dei Comuni della Provincia. A renderlo noto il Comitato Equi Diritti, che denuncia la disparità di trattamento, come cittadini e come utenti, perpetrata da Acea Ato 2 in danno degli abitanti dei Comuni metropolitani.

“Riteniamo intollerabile la profonda discriminazione che viene fatta nei confronti degli abitanti di Comuni considerati mediaticamente meno importanti della Capitale” dichiara Marco Milani, portavoce di Equi Diritti. “Oltre a violare il diritto di eguaglianza dei Cittadini, Acea finge di dimenticare che troppo spesso quell’acqua che così malamente gestisce, vede le proprie fonti di approvvigionamento, proprio in quei territori per i cui cittadini vengono creati massimi disagi. È il caso del lago di Bracciano ma anche dell’acquedotto del Peschiera o della Doganella, che per decenni ha da solo dissetato ben 8 Comuni dell’area dei Castelli Romani. I cittadini dell’area metropolitana non devono e non possono essere considerati figli di un Dio Minore, e all’emergenza idrica si affianca ora un evidente problema di pari dignità. Dignità per la quale esortiamo i Sindaci coinvolti a battersi in ogni sede, con ogni risorsa ed energia, nella tutela e nel rispetto del mandato popolare.Sappiamo bene come le emergenze vadano affrontate, rimandando in un secondo tempo gli interventi sulle cause ma se di razionamenti si tratta ognuno deve fare la sua parte e non possono essere solo alcuni a subire pesanti disagi per tutti. I cittadini della Provincia hanno diritto alle medesime tutele di quelli della Capitale, a maggior ragione se l’acqua è la loro” concludono da Equi Diritti.