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Nemi – La segnalazione di un cittadino: ‘Attenti alle lanterne cinesi, sono molotov volanti per i nostri boschi’

lanterne cinesi

Arriva da un cittadino, sulla scia di un’estate vissuta in uno stato di continua emergenza sul fronte incendi, la segnalazione in merito all’utilizzo e abuso delle lanterne cinesi, una moda diffusasi già da tempo ma che nasconde molte insidie.

“Giorni fa al lago di Nemi è riaccaduto un episodio molto grave, soprattutto per l’incoscienza della gravità da parte di chi l’ha compiuto, che soltanto in un secondo momento, che poteva davvero costare caro, si é reso lucidamente conto della concreta entità del rischio corso – si legge nella segnalazione -. In realtà é qualcosa di ormai molto ordinario accendere lanterne cinesi, sempre indubbiamente in buona fede e con tutto l’entusiasmo per la spettacolarità della pratica. Ma farlo al buio e a ridosso dei costoni verticali del bosco che rasentano ormai quasi completamente la secchezza, é un atto sciaguratamente rischioso in un momento in cui già gran parte del territorio puzza ancora di bruciato, vedi Tuscolo, Miralago, Vallericcia, Collepardo.

Le lanterne cinesi, sono praticamente molotov volanti qualora il liquido infiammabile che trasportano entri malauguratamente in contatto con la paglia secca dell’incolto o del sottobosco, nel caso non straordinario che una folata di vento ne devii la traiettoria verticale. Bene che vada sono comunque un bell’ammasso di plastica e carburante sparpagliati qua e là per il bosco o nei laghi. Se almeno per il momento si riuscisse a fare a meno di una certa dose di bellezza confezionata, in favore di un pizzico di buon senso in più”.

 

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