Lasciano davvero a desiderare le condizioni in cui versa l’emissario del lago Albano, lungo via dei Pescatori, a Castel Gandolfo. Dopo le precipitazioni di domenica è addirittura franata un pezzo dell’adiacente costone, a dimostrazione di come l’aria necessiti certamente di una più capillare manutenzione. Ricordiamo che l’emissario è un condotto artificiale che inizia proprio in quel punto e snodandosi lungo 1 km e 800 metri termina a le Mole di Castel Gandolfo, rappresentando una delle più grandi opere di ingegneria idraulica dell’epoca romana. Dalle foto è parzialmente visibile l’archetto superiore della porta di entrata all’emissario, praticamente scomparsa, sommersa dal fango.
Quanto accaduto non ha lasciato insensibile chi, come il consigliere comunale Tiziano Nutile, eletto nelle fila del ‘Movimento Aurora’, torna a chiedere una maggiore sensibilizzazione in merito alla cura e alla valorizzazione di un sito archeologico di valenza mondiale, auspicando anche un pronto intervento della Soprintendenza all’Archeologie e alle Belle Arti.
