Tragedia lungo la Velletri – Nettuno, la via dei Cinque Archi, che nella tarda serata di ieri ha finito di nuovo per trasformarsi in un teatro di morte, in cui a farne le spese è stato un giovane di Anzio, il 27enne Marco Mancini, che non è sopravvissuto al terribile impatto avvenuto nella zona di Campoverde. Giunto in prossimità com l’incrocio con via Pantenelle il giovane, che si trovava a bordo della sua Renault Clio, ha perso il controllo del mezzo, sino ad invadere la corsia e schiantarsi contro un albero, l’impatto col quale non gli ha lasciato alcuno scampo, con la vettura che ha poi terminato la sua corsa nel fosso adiacente la consolare.

Per estrarre il corpo, ormai cadavere, dalle lamiere contorte dell’utilitaria, si è reso necessario l’arrivo dei Vigili del Fuoco, coi sanitari del 118 che non hanno invece potuto far altro che constatare il decesso del giovane anziate.  

I rilievi del tragico sinistro sono stati effettuati dai Carabinieri di stanza ad Aprilia, che hanno provveduto alla chiusura dell’arteria, in attesa dell’arrivo della Polizia Mortuaria e delle disposizioni del magistrato di turno, che dovrà decidere se effettuare l’autopsia sul corpo del giovane, la cui scomparsa ha fatto cadere nella costernazione i tanti amici che lo apprezzavano e lo stimavano per la simpatia, la vitalità e l’intraprendenza.

Suona quasi tristemente profetico quel lungo tatuaggio sulla schiena, del quale Marco andava tanto orgoglioso, e quella frase del brano “Wake Me Up”, del dj svedese Avicii: “Wish that I could stay forever this young, not afraid to close my eyes, Life’s a game made for everyone, and love is the prize” (Mi auguro di rimanere giovane per sempre, Non ho paura di chiudere i miei occhi La vita è un gioco fatto per tutti E l’amore è il premio)