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L’intervista – Dal Giappone ai Castelli Romani, così la cantante lirica Yasko Fujii ha conquistato il pubblico televisivo italiano

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Yasko Fujii mentre intona un canto dal balcone della sua abitazione di Marino

a cura di Daniel Lestini e Michela Emili

Dal Paese del Sol Levante all’Italia, con biglietto di sola andata e qualche sporadico ritorno. E’ un rapporto che dà l’idea di poter essere duraturo quello tra Yasko Fujii e il Belpaese. Una spumeggiante giapponesina che canta le canzoni liriche e napoletane, e ha conquistato il pubblico del piccolo schermo italiano con la sua delicata ironia; un piccolo vulcano dalla voce incantevole, che noi di ‘Castelli Notizie‘ abbiamo raggiunto nella sua abitazione a Cava dei Selci (Marino), ritrovandoci poi ad imbatterci nella curiosa concomitanza degli inviati di Tv Tokyo’, che le dedicheranno la puntata speciale di una trasmissione volta proprio ad approfondire le fortune dei personaggi nipponici divenuti famosi nel Vecchio Continente. 

La dedica di Yasko ai lettori di ‘Castelli Notizie’

Nata ad Hiroshima – città passata alla storia per essere stata dilaniata dallo scoppio della bomba atomica che la rase al suolo nell’agosto del 1945 – Yasko, nel cui curriculum spicca una laurea in Scienze Politiche, con specializzazione nelle relazioni internazionali, è cresciuta ascoltando la musica italiana, facendo della lirica la sua arte e la sua forza. “Mia madre ascoltava i dischi di Maria Callas ed io ne ero affascinata, anche se non capivo le parole – ha ricordato ai nostri taccuini la cantante lirica giapponese -. Adoravo già da bambina quella drammaticità interpretativa e ne sono stata praticamente rapita”.

Yasko risponde alle nostre domande

La cultura musicale, da ingrediente familiare è diventata poi oggetto di studio per Yasko, che ben presto ha scoperto di avere doti innate, poi valorizzate da una passione e da un’applicazione quotidiana. “In Giappone si ha una passione particolare per la musica, e tutti ascoltano quella di altri Paesi, soprattutto dell’Italia. Già a scuola, sin dai primissimi anni, si impartisce una variegata educazione musicale. Io sono cresciuta con ‘O Sole Mio’, con le sinfonie di Verdi e Rossini, con Pavarotti e molti altri artisti italiani”.

Dopo la laurea il trasferimento in Italia con il piccolo Tamoi, il figlio oggi 19enne; un nome di certo non casuale il suo, essendo l’anagramma di “Ti amo”, che racchiude la passione di Yasko per l’Italia e quella lingua che ha ben imparato prima di venire a studiare musica all’Accademia di Bologna, preludio al trasferimento a Roma.

“Studiando lirica è inevitabile sentirsi legati all’Italia – ha dichiarato col sorriso Yasko -. All’inizio non è stato certamente facile: lo stile di vita è completamente diverso ma la gente è stata molto accogliente, soprattutto sapendo che avevo un figlio piccolo. Qui ho trovato tanta disponibilità, quasi un Paradiso, e con lui tutti si sono comportati come fossero suoi zii”.

Yasko con una copia delle edizioni cartacee di Castelli Notizie insieme a Michela Emili

Proprio con sua mamma Tamoi sta dimostrando di condividere appieno la passione per la musica, tanto da non risultare affatto rado che i due si ritrovino a suonare il piano e ad esercitarsi insieme con il canto; lei con le canzoni liriche, lui farsi trovare pronto agli appuntamenti col ‘Coro Diapason’. E i vicini di casa dimostrano di gradire, “visto che nessuno si è mai attaccato al campanello per chiederci di smettere”, ha ribadito lei col sorriso.

Eclettica e versatile, Yasko in Italia ha scoperto anche la sua vena ironica, esaltata anche su Canale 5, nel programma televisivo di Paolo Bonolis “Avanti un altro”, il quiz televisivo pre-serale in cui si destreggia con la sua voce da soprano, senza mancare mai di ridere e far sorridere, facendo sfoggio della sua bellezza e della sua simpatia. La prima apparizione in televisione per Yasko risale al 2010, nel talent di lirica condotto da Fabrizio Frizzi “Mettiamoci all’opera”, su Rai 1.

“Da lì sono stata più volte ospite di concerti mandati in onda sulla Rai o Mediaset. Io odio le audizioni, ma quella volta è andata benissimo e in seguito, continuando con le attività teatrali liriche, mi sono imbattuto in chi cercava una ragazza giapponese che sapesse cantare per il programma di Bonolis e la scelta è caduta proprio su di me”. Al suo attivo varie esperienze nei teatri italiani, con opere del calibro di Madama Butterfly, Boheme, Turandot e Traviata.

“Abito a Marino dal 2003 e quando esco di casa ormai le persone mi riconoscono, tanto più quando indosso il kimono. Nella vita bisogna saper ridere e scherzare” ha dichiarato con un sorriso sornione, prima di aggiungere: “Da piccola sembravo un pagliaccio che faceva scenette continue, e mi è sempre piaciuto divertire la gente. Sapere che col programma di Canale 5 posso farlo mi rasserena”.

Simpatica e alla mano, Yasko, tra prove e concerti lirici, e ovviamente gli impegni di mamma, ritaglia il suo tempo anche per tantissimi hobby,  tra cui quello di fare lunghe passeggiate. “Adoro camminare all’aperto, soprattutto sull’Appia Antica, al parco degli Acquedotti. In Giappone si dice che quando muori tutti i cattivi pensieri, come l’invidia, le gelosie e la sete di potere spariscono, e quindi rimane solo positività e purezza ed è per questo che adoro passeggiare in quelle zone, persino accanto alle Catacombe, dove si può assorbire la positività dei morti. Spesso con mio figlio andiamo anche al Lago Albano ed è un incanto poter passeggiare lì. Mi piace così tanto potermi spostare nei paesi dei Castelli Romani e quando cammino lungo via dei Laghi, alzo gli occhi e guardo verso il paese di Rocca di Papa, mi meraviglio sempre della bellezza di questi paesaggi, e mi sento davvero fortunata a vivere qui”.

La troupe di Tv Tokyo durante la nostra intervista

Anche la cucina rientra nelle passioni di Yasko, quella giapponese certamente, ma anche quella italiana, per la quale si diletta spesso tra i fornelli. Non un caso che alla domanda su cosa le manchi più del Giappone, risponde così: “Potrei dire il cibo, ma anche qui si mangia benissimo, tanto che quando torno nel mio Paese mi manca tanto il cibo italiano. In Giappone – ha aggiunto – se non sai cucinare qualche piatto italiano non sei considerata una buona cuoca…”. 

Disponibile e gioviale Yasko non si è sottratta alla raffica di domande cui l’abbiamo sottoposta.

Ci sapresti sintetizzare le differenze culturali e sociali tra Giappone e Italia?

“I giapponesi sono molto cortesi, e fanno del rispetto e il sacrificio i pilastri della propria vita sociale, mentre qui in Italia è molto importante il lato umano e la famiglia. Lì fanno prevalere il culto del lavoro e il rispetto delle regole, mentre in Italia  c’è più vivacità ed una più spiccata individualità, nel bene e nel male. Se si potesse prendere le cose buone di entrambe e mescolarle sarebbe perfetto”.

Quali sono i tuoi prossimi appuntamenti?

“Ci saranno certamente delle repliche di un’operetta appena eseguita a Foggia, che si chiama “Scugnizza’, un mix tra musical e opera in cui recito e canto in napoletano”.

Te la cavi bene con la musica napoletana…

“La canzone napoletana è di tutti, un patrimonio culturale mondiale. Ho vinto anche il Premio Sergio Bruni, “La Voce di Napoli”, per aver sempre cantato e diffuso la musica napoletana, anche se sono giapponese”.

In Giappone ti conoscono?

“Ultimamente si, non un caso che a novembre andrò con Alessandro Baricco, uno dei più grandi scrittori italiani, e a dicembre ci tornerò ancora per due concerti sui canti siciliani popolari, entrambe organizzati dall’Istituto Italiano di Cultura di Osaka. Il bello dell’Italia, in fondo, è che ci sono tante culture diverse e per me è un onore poterle esportare nel mio Paese e nel 2018 ho già in programma una tournée di concerti e l’opera di Puccini, Madame Butterfly”.

Come ti trovi con la lingua? Il tuo italiano appare davvero molto fluente…

“L’avevo già studiato per bene in Giappone, per non voler perdere tempo e farmi trovare avvantaggiata. E così è stato, anche se c’è voluto tempo affinchè potessi parlarlo come oggi.

Come trascorri la tua giornata tipo?

“Non ne esiste una, in realtà. La mia vita da artista è legata tanto agli impegni di lavoro e nei periodi in cui non sono all’opera mi occupo di sbrigare le faccende accumulate”.

Yasko insieme a Michela Emili e Daniel Lestini, Direttori editoriale e responsabile di ‘Castelli Notizie’

Cos’è che ti piace di più di questo territorio e perchè lo hai scelto per abitarci?

“I Castelli Romani mi piacciono soprattutto per il verde e per i suoi effetti per la salute. Mi sento davvero fortunata ad aver scoperto questi posti, che sono poi così vicini a Roma. In queste zone ritrovo tutti quei panorami che tanto piacciono a noi giapponesi e aspetto con curiosità queste settimane, quando l’autunno ci consentirà di poter ammirare i tanti colori che questa stagione sa mostrare. 

Che tipo di legame hai con la città di Marino?

“Nessuno in particolare, non avendo mai ricevuto alcun invito a partecipare ad eventi cittadini”. 

Sei appassionata di moda?

“No! Non so mai come vestirmi, tra abiti da casa e abiti da sera”

Cosa ti ha colpito di Maria Callas?

“Avevo 8 anni quando l’ho ascoltata la prima volta e sono rimasta folgorata dalla sua voce, senza sapere neppure cosa diceva. A colpirmi è stata la drammaticità vocale e interpretativa della sua voce e ogni volta cerco di trasmettere agli altri le stesse emozioni che lei mi ha saputo dare”.

Raccontaci qualcosa di più su Bonolis…

“E’ una fortuna, per me, poter collaborare con lui. E’ sempre elegante nei modi e sa essere sempre molto simpatico. Nel programma c’è molto spazio per le improvvisazioni e vedere lui che spazia da un tema all’altro mi stimola tantissimo”.

E Laurenti? Un simpaticone anche lui, vero?

“Si, senza dubbio, ma prima di tutto è un musicista con un vasto repertorio e quella duttilità vocale che in tanti gli riconoscono. Quel che è certo è che sono tutti e due dei grandi professionisti, che affrontano il lavoro con molta serietà e rispetto”.

Perchè ti piace tanto la musica napoletana?

“Loro quando cantano lo fanno con amore, e quando sono io a cantare provo a farlo proprio col loro stesso spirito”.

Foto di gruppo con Yasko e la troupe di Tv Tokyo

Oltre al canto c’è qualche strumento che ami suonare?

“Adoro il pianoforte e il flauto traverso, tanto che appena posso li suono con grande piacere”.

Che rapporto hai con tuo figlio?

“Mi segue e supporta da quando era piccolo. E’ stato sempre con me, un pò come accade agli artisti del circo. E’ cresciuto tra camerini e teatro ed è sempre stato il mio primo sostenitore, che a volte mi critica, nel bene, e sempre mi sostiene”.

Seguirà le tue orme?

“Lui ascolta molto musica sinfonica e avrebbe voluto studiare per diventare direttore d’orchestra. Vedremo, ma senza dubbio ha una grande passione per la musica e mi piace sottolineare che fare la musica è importante, ma lo è anche ascoltare la musica, non solo essere musicisti”.

Un inchino e un saluto ai nostri lettori, prima in giapponese e poi in italiano, il lascito di una straordinaria Yasko Fujii, che si è congedata da noi affacciandosi al balcone della sua abitazione, dandoci un assaggio delle sue straordinarie doti di soprano, che tanto hanno interessato la tv giapponese, che presto racconterà a tutto il popolo nipponico la meravigliosa storia di questa soprano.

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