POLITICA

Monte Porzio – Le riflessioni di Andrea Galati (M5S) sul comunicato del Comune relativo alla mensa scolastica  

galati
Continua la bagarre tra il consigliere comunale d’opposizione del Movimento Cinque Stelle, Andrea Galati e la giunta di Monte Porzio Catone del sindaco Pucci sulla questione della mensa scolastica. Proprio in occasione di una puntualizzazione promossa da Andrea Galati, l’Amministrazione Comunale ha pubblicato e diramato un comunicato stampa dal titolo “Chiarimenti sul contratto in vigore della SODEXO per il servizio di refezione scolastica”. Proprio dopo questa pubblicazione, Andrea Galati ha deciso tramite la nostra testata con un’intervista, di puntualizzare ed indicare quelle che sono le inesattezze secondo lui presenti nel comunicato. 
“Penso che ci voglia coraggio a scrivere un comunicato del genere, perchè veramente atti alla mano viene da sorridere” con queste parole il consigliere Galati inizia la sua intervista. “Il comunicato inizia con una nota riguardo il corrispettivo del singolo pasto, che ovviamente è di parziale adempimento da parte dell’amministrazione comunale, salvo il fatto che l’aggiudicatario si farà carico del recupero improprio delle quote dell’utenza eventualmente inevasa. –  e continua Galati – Bhe cosa centri con la tariffa puntuale non si sa bene, però fatto sta che ad oggi, considerando il calendario scolastico con la tariffa attuale si paga una media di 3,24 euro/pasto per le Elementari e 3,17 euro/pasto per la Materna.”
“Poi finalmente confermano quanto ho dichiarato in Consiglio comunale ovvero che la gestione dei morosi era a capitolato e che non si poteva barattare con nulla quanto meno con la tariffa puntuale, presente nell’offerta tecnica e facente parte del contratto, mentre l’assessore aveva dichiarato su Castelli Notizie (LEGGI ARTICOLO) essenzialmente il contrario – e continua il consigliere pentastellato – Continuando nel comunicato si può leggere che la tariffa puntuale non risulta essere prevista né nel Capitolato né, tantomeno, nel contratto di appalto. Falso, è prevista dal contratto in quanto presente nell’offerta tecnica di Sodexo che tutti sanno che fa parte integrante del contratto anche se non materialmente allegata. – e continua il consigliere d’opposizione – Ancora più esplicito e per metterci un carico in più, è scritto che Sodexo è obbligata all’osservanza assoluta, piena ed inscindibile, di quanto offerto nella loro offerta tecnica.” 
“Se poi vediamo l’art. 5 del contratto, ci accorgiamo che si sta parlando proprio della tariffa puntuale, perché esplicita il pagamento effettivo in generale senza differenziare le due parti (quella a carico del comune e quella a carico delle famiglie). Bisogna ricordare che già da tempo il comune paga la Sodexo con la tariffa puntuale mentre per le famiglie non si è mai attuata, ma la cosa più bella è che all’interno del contratto on si parla decisamente di tariffa forfettaria per le famiglie.” 
“Facciamo una parentesi fondamentale; secondo la legge il comune non era obbligato a togliere la famosa merenda di metà mattinata secondo la valutata 13 centesimi a bambino per applicare la riduzione della spending review del 5%. Eppure lo ha fatto! Ma modificare il regolamento mensa per istituzionalizzare la tariffa puntuale presente nell’offerta tecnica di Sodexo, no ? Il problema vero è la mancata volontà politica di stare dalla parte dei cittadini.”
“Poi se andiamo avanti nel comunicato, possiamo leggere che nell’offerta tecnica presentata da Sodexo è presente la possibilità di trasformare il
pagamento delle quote utente da forfettario a reale consumo del pasto, ma da verbale n. 5 redatto dalla Commissione Esaminatrice, tale servizio aggiuntivo non è stato oggetto di attribuzione di punteggio, in quanto non considerato attuabile stante la vigenza del regolamento. – e continua Galati – Questa è semplicemente una fantasia perchè proprio dal verbale n. 5 si evince che la commissione ha attributo un punteggio alla tariffa puntuale e relativo sistema informatico. Fra la determina di aggiudicazione di marzo 2014 e la firma del contratto di agosto 2014,
sono passati ben 5 mesi, più che sufficienti per modificare il regolamento mensa, tanto che nel comunicato si afferma che si sta valutando la possibilità del pagamento puntuale. Solo ora? Perché non prima?”
Prosegue poi il consigliere del Movimento Cinque Stelle: “Con l’ eventuale applicazione puntuale del pagamento si delineano i seguenti aspetti: nel primo punto si afferma che i buoni pasto devono essere acquistati in anticipo, ma tutto ciò è Falso! Ma quando masi di parla di buoni pasto anticipato ? La modalità già prevista dall’offerta tecnica è un pagamento mensile posticipato calcolato in base agli effettivi pasti consumati nel mese precedente. – e continua il consigliere comunale d’opposizione – Nel secondo punto si afferma che i buoni pasto sono in numero uguale ai giorni di scuola e non una media, come applicato nella tariffa forfettaria quindi, nel caso di una frequenza senza assenze su circa 190 giorni di scuola, il costo totale potrebbe essere maggiore rispetto all’attuale. Tutto ciò è Falso! La tariffa alle famiglie può aumentare solo se il Comune decide di diminuire la sua compartecipazione e non a causa della tariffa puntuale, infatti il costo del pasto verso Sodexo è fisso da contratto a 5,34 euro.”
E per concludere il consigliere afferma “Leggendo sempre il comunicato si può leggere che per ciò che concerne il rispetto degli obblighi contrattuali da parte dalla ditta SODEXO, gli uffici comunali preposti non hanno rilevato significativi inadempimenti. Quindi degli inadempimenti ci sono stati! Ad esempio il fatto che il direttore dell’esecuzione del contratto non sapeva neanche di esserlo non è significativo? Chi ha controllato, come e dove lo ha scritto, non si conosce” .
Stefano D’Avello
Più informazioni