POLITICA

Rocca di Papa – Il Pd e la delibera ‘salva antenne’ della Giunta regionale. Cardinali: ‘E’ un attacco alla volontà sovrana del Consiglio comunale’

congresso pd con cardinali

E’ intervenuto anche l’ex assessore Alberto Cardinali al congresso del Partito democratico di Rocca di Papa di domenica scorsa, che ha incentrato l’attenzione sul tema delle antenne, alla luce della delibera di Giunta regionale che il 3 agosto scorso ha accolto le richieste del Comune castellano di poter delocalizzare le antenne di Monte Cavo e zone limitrofe in un’area di proprietà comunale.

“I Comuni possono procedere alla modifica della localizzazione urbanistica degli impianti esistenti o previsti, nei rispettivi ambiti territoriali, nonché al rilascio dei titoli abilitativi edilizi necessari”, si legge nel testo della delibera – definita ‘salva antenne’ – APRI IL DOCUMENTO – che fa preciso riferimento alle richieste avanzate sia dal Comune di Rocca di Papa che di Capranica Prenestina. Il sindaco Emanuele Crestini, infatti, nei mesi scorsi, aveva inviato delle note alla Regione Lazio informandola della volontà dell’Amministrazione di liberare la Vetta di Monte Cavo, spostando le antenne in un’altra zona del territorio comunale, mettendo poi nero su bianco tale intenzione nel Dup (Documento unico di programmazione) 2017-2019, che in quello successivo 2018-2020.

“Un atto scellerato fatto con la complicità della Giunta Zingaretti” ha sentenziato Cardinali, che nell’ultimo Consiglio comunale – e promette anche ai seguenti – è intervenuto mostrando un cartellone con sopra scritto “Sindaco rispetta le sentenze”, con chiaro riferimento alla sentenza del Consiglio di Stato di maggio scorso, che ha respinto il ricorso di alcune emittenti all’ordinanza di demolizione fatta dal Comune di Rocca di Papa nel 2003.

 “E’ un attacco alla volontà sovrana del Consiglio comunale di Rocca di Papa – ha detto furente Cardinali -, che in passato si è espresso all’unanimità per contrastare e delocalizzare altrove le antenne. I tralicci hanno fatto danni inimmaginabili al nostro territorio. Noi non abbiamo eletto un potestà ma un sindaco che deve rappresentare la volontà dei cittadini, che non vogliono le antenne”.

“La delibera regionale rappresenta il primo assalto a Monte Cavo – ha sentenziato ancora Cardinali – . Perché il sindaco vuole liberare la vetta spostando le antenne poco distante? Ci sono forse mire edificatorie in merito al progetto già annunciato di riportare in auge il vecchio albergo? Perché Crestini non ha chiesto di sanare le abitazioni abusive, tema da lui ampiamente cavalcato in campagna elettorale, invece delle antenne?”. “Mentre il sindaco chiedeva al Presidente del Consiglio comunale di convocare le commissioni consiliari, scaricando su di lui ogni responsabilità – ha concluso l’ex assessore -, chiedeva alla Regione Lazio di poter spostare le antenne su un altro sito comunale, per fare gli interessi di qualcuno”.

Sul tema è intervenuto anche il Movimento 5 Stelle.  “Solo pochi giorni fa – scrivono i pentastellati – , il primo cittadino rilasciava un’intervista per “Castelli Notizie”, nella quale dichiarava fermamente l’intenzione di voler far rispettare la sentenza del CdS, sentenza con la quale si dava il via libera, dopo circa 20 anni di battaglie legali, alla demolizione delle antenne abusive e dei tralicci dismessi.
Nella stessa intervista il Sindaco, attribuiva al Presidente del Consiglio Massimiliano Calcagni, una mancata professionalità e forti ritardi nelle procedure di convocazione e organizzazione di un tavolo di lavoro allargato, inerente la stessa questione. Noi 5Stelle, invece, siamo convinti che il primo cittadino abbia sempre avuto in mente un piano ben definito. Portato avanti con astuzia, inganno , lavorando sottobanco, scrivendo lettere alla Regione Lazio, non curante di chi credeva, dopo l’11 maggio del 2017, che le antenne venissero demolite una volta per tutte”.

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