Sta destando preoccupazione ad Ariccia il progetto dell’Amministrazione comunale denominato “Faro”, che sta per “Fertilizzante ad Ariccia da Rifuti Organici”, che prevede l’installazione di piccoli impianti a biomasse in due parcheggi della città: nel parcheggio Carlo Fontana, in via Borgo San Rocco in centro, e a Fontana di Papa, in via Innocenzo XII.
“Dopo il tentativo della Biovis di portare ad Ariccia un mega biogas, dopo i bruciatori alla porchetta di Genzano, ambedue seppelliti a furor di popolo, imprenditori “ecologici” e politicanti, ben sostenuti da incentivi statali e finanziamenti regionali, ci riprovano e hanno deciso – si legge nella denuncia fatta sui social dell’esperto in materia Aldo Garofalo – , con il benestare della giunta Di Felice, di piazzare in due parcheggi comunali tre impianti a biomasse che bruciano biogas, spacciandoli per macchine virtuose che producono fertilizzante”.
“Lo chiamano progetto Faro – continua Garofalo – e hanno scomodato l’Istituto Inquinamento Ambientale del CNR per coordinare l’impresa. Le biomasse (260 tonnellate) proverranno dalla raccolta differenziata delle fraschette, da parchi e giardini e saranno digerite in assenza d’aria producendo “bio”gas e ricavando, dopo averlo bruciato, energia termica ed elettrica. Le piccole dimensioni sono un espediente per aggirare i procedimenti autorizzativi. Vista la gravità del tentativo in atto – non ci traggano in inganno le piccole dimensioni – è necessario preparare una risposta pubblica adeguata, ne riparleremo i prossimi giorni”.
Sebbene il vicesindaco Enrico Indiati abbia cercato di far luce sulla questione parlando dell’intenzione di attuare il compostaggio di comunità, permangono le perplessità sugli impianti – come si legge nel progetto – “di produzione di compost e biogas (il quale servirà ad autoalimentare lo stesso impianto), opportunatamente dimensionati, ottenuti attraverso un processo di digestione anaerobica e aerobica della Frazione Organica dei Rifiuti Urbani (FORSU), proveniente dalla raccolta differenziata”.
“Lei sa la differenza tra compostaggio solo aerobico e compostaggio del digestato ottenuto dalla fermentazione anaerobica – ha ribadito Garofalo in risposta a Indiati – ? Nel primo caso si può parlare di compostaggio e basta, quello classico, nel secondo invece la sostanza organica viene prima depauperata degradando parte del carbonio organico a metano (biogas) e poi quello che resta viene compostato. Gli ipocriti fanno finta di ignorare la differenza, essa è abissale, il perchè è ovvio”.