POLITICA

Velletri – La sinistra ha giocato d’anticipo: Art.1 Mdp, Possibile e Sinistra Italiana pronte ad abbracciare Grasso

art. 1

Pubblico delle grandi occasioni, l’altro giorno a Velletri, per l’iniziativa lanciata da Possibile, Art. 1 Mdp e Sinistra Italiana. Un bel colpo d’occhio con la sala Tersicore gremita di tanta gente che da tempo non partecipava ad una iniziativa politica di sinistra. Sarà stato per la curiosità di capire cosa stesse accadendo e se è vero, come pare sempre più probabile dagli ultimissimi sviluppi, che Pietro Grasso guiderà questo schieramento alle prossime politiche, fatto sta che in tanti si sono ritrovati nel palazzo comunale veliterno, all’interno del quale Articolo 1 rappresenta una forza di governo.

A moderare l’incontro il giovane Fosco Iacopini che ha introdotto i tre parlamentari presenti, i quali hanno spiegato come è nato questo progetto. “Il tema del lavoro e dei lavoratori deve ritornare centrale – ha esordito Stefano Fassina – dobbiamo costruire un partito che si fa carico delle condizioni del mondo del lavoro, di chi non ce la fa, dei precari. Qualcuno ci accusa che andando separati si consegna il paese alle destre. Si consegna il Paese alle destre se non siamo in grado di creare un argine ai populismi. – ha aggiunto Fassina – per questo domenica comincia la fase della ricostruzione partendo dalle liste unitarie”.

Raffaele D’Attorre di Art.1 Mdp ha fatto una disamina sul cosa non va nel Pd: “Inizia una nuova stagione politica. Non basta stare solo insieme. Serve una sinistra unita, capace di includere, perché la sinistra unita è un valore. Dobbiamo creare le condizioni affinchè per i cittadini possa valere la pena iscriversi ad un partito che ascolta le loro necessità e se ne fa carico. Qualcuno ci accusa di aver creato una rottura, ma la rottura il Pd l’ha già fatta il 4 dicembre scorso, Renzi ha già perso in quella data e non saremo noi a far perdere il Pd, perché hanno già perso. Il problema è semmai – ha aggiunto D’Attorre – come evitare che la catastrofe del Pd porti nel gorgo tutte le forze di sinistra. Dobbiamo per questo essere umili e recuperare il contatto con la realtà. Il jobs act – ha aggiunto – ha solo prodotto un risultato, indebolire i lavoratori ed abbassare i salari”.

D’Attore ha anche parlato di voto utile: “Si parla di voto utile? Ma quale voto utile se questo sistema elettorale è proporzionale e nei collegi maggioritari pensi di votare un partito e ne mandi in parlamento un altro? L’unica novità di questa campagna elettorale saremo noi e l’unico voto dovrà andare a chi metterà al centro del proprio programma, la giustizia sociale, la centralità del lavoro”.

Beatrice Brigone, di Possibile, ha già uno sguardo al futuro: “Siamo convinti che se tutti saremo in grado di fare un passo indietro, come stiamo facendo, potremo costruire una alternativa credibile, che riparta dai valori veri della sinistra, che rimetta al centro le persone, i bisogni, che dia una prospettiva di speranza, che un nuovo modo di amministrare e fare politica è possibile”.

Tanti gli interventi a seguire da parte del numeroso pubblico, compresi anche quelli dei consiglieri comunali che hanno aderito a questo progetto, Stefano Pennacchi, Giorgio Fiocco, Roberto Leoni, Giulia Ciafrei, Daniele Ognibene e Sabina Ponzo. Loro hanno già accolto a braccia aperte Pietro Grasso, con l’auspicio che la rinascita della sinistra possa partire proprio da Velletri, dove lo stuolo di esponenti di Articolo 1 presenti in Consiglio e in Giunta è molto più nutrito che altrove…