Cultura

E’ morto Lando Fiorini: cantò ‘Na gita a li Castelli’ (GUARDA IL VIDEO E ASCOLTALA)

LANDO FIORINI

Nel pomeriggio di sabato 9 dicembre, all’età di 79 anni, si è spento Lando Fiorini. Romano verace, nato nel quartiere di Trastevere nel 1938, da una famiglia numerosa, Lando Fiorini, all’anagrafe Leopoldo, raccontava senza remore di una infanzia difficile vissuta nell’Italia povera del secondo dopoguerra.
Poco più che ragazzino era stato affidato dai genitori ad una famiglia di Modena, con la quale ha vissuto per qualche anno. Tornato a Roma, prestissimo orfano di madre, che mori’ quando lui aveva solo 14 anni, fece tanti diversi lavori. La passione e il talento per il canto li scopri quando lavorava ai Mercati Generali, alla fine degli anni Cinquanta. All’inizio degli anni Sessanta l’esordio fortunato al Cantagiro, nel 1962 si apre per lui il palcoscenico del Sistina, tempio del musical, dove gli affidano il ruolo del Serenante nella prima edizione del Rugantino di Garinei e Giovannini, che rimarrà sempre un suo cavallo di battaglia. Da li’ il successo, fatto di tanta radio e tanta tv con spettacoli e anche sigle per programmi (indimenticabile Cento Campane sigla dello sceneggiato Il segno del comando). Gli anni Settanta e Ottanta sono particolarmente felici per la sua carriera, che lo vede partecipare anche a Canzonissima e a Un disco per l’estate, recitando anche come ‘attor giovane’ in uno spettacolo di Erminio Macario.
Tifosissimo della Roma, in onore della quale compose il brano “Forza Roma Forza Lupi” (“noi c’avemo il core grosso, mezzo giallo mezzo rosso, er tifoso romanista dei tifosi è sempre er più…” una parte del testo) è rimasto sempre un interprete appassionato della canzone romana, che ha sostenuto anche con il suo locale, il Puff, aperto nella capitale nel 1968 nella storica via dei salumi, sempre a Trastevere, dove ha lanciato anche tanti importanti colleghi, da Enrico Montesano a Lino Banfi, Leo Gullotta, D’Angelo, Mattioli. Sposato dal 1964 con Anna Ghezzi, lascia due figli, Francesco (che da tempo ha preso le redini del Puff) e Carola.

Anche i Castelli Romani lo ricordano con affetto, visto che fu uno degli interpreti più apprezzati  de ‘Na gita a li Castelli, meglio nota come Nannì, la famosa canzone romanesca scritta da Franco Silvestri nel 1926 (CLICCA QUI PER GUARDARE IL VIDEO TRATTO DA YOUTUBE), per non parlare de ‘La società dei magnaccioni’…

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