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Sacchetti biodegradabili, dal 1° gennaio c’è l’obbligo. L’Adoc: ‘Andavano previste delle alternative’

sacchetti

Dal 1° gennaio 2018 è stato introdotto l’obbligo di utilizzare sacchetti biodegradabili e compostabili per l’acquisto dei prodotti alimentari sfusi. A due giorni dall’entrata in vigore il prezzo medio rilevato dall’Adoc (Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori) è pari 3 centesimi di euro a sacchetto. Considerando un acquisto di circa 200 sacchetti l’anno per singolo consumatore, la maggiore spesa a carico del singolo cittadino è stata calcolata pari, in media, a 6 euro.
“Per una famiglia composta da 2 adulti e un bambino – dichiara Roberto Tascini, presidente dell’Adoc – la spesa potrebbe essere lievemente superiore, considerando la maggiore quantità di prodotti acquistati, ma non dovrebbe superare i 15 euro annui. Un rincaro contenuto ma che poteva essere evitato se il Governo avesse previsto alternative, ecologiche e sostenibili, ai nuovi sacchetti biodegradabili. I nuovi sacchetti, difatti, non si potranno riutilizzare per altri acquisti nè si potranno utilizzare sacchetti propri, o di carta, per l’acquisto dei prodotti alimentari sfusi. Ad ogni modo invitiamo tutti i consumatori a segnalarci eventuali anomalie e fenomeni speculativi sui costi dei sacchetti, in modo da denunciarli alle Autorità competenti. Augurandoci che le sanzioni previste, fino a 100mila euro, siano elevate con la massima prontezza e severità”.

“Il 65% dei consumatori – continua Tascini – si è dichiarato favorevole ai nuovi sacchetti, in ragione della loro sostenibilità. A dimostrazione che i cittadino premiano sempre di più gli interventi legati alla sostenibilità e alla tutela dell’ambiente, anche se questi vanno ad incidere sulle loro tasche, il prezzo non  è più la sola e unica componente da tenere in considerazione – conclude il presidente dell’Adoc – la ricerca di una maggiore qualità del prodotto/servizio offerto, il rispetto dell’ambiente e delle politiche di sostenibilità sono ormai fattori chiave nelle scelte dei consumatori”.