POLITICA

Carabella alla fiaccolata di Ardea in difesa dei bambini: ‘I bimbi non si toccano’

carabella

Per uno che con quel fisico ha vinto concorsi, si è tuffato a più riprese nel Tevere e spinto una carrozzella per decine e decine di chilometri, noncurante della salita e della fatica, ‘solo’ per sensibilizzare ai diritti dei disabili, non può certo essere una maratona elettorale a far paura.

Da una parte all’altra della provincia, da una parte all’altra persino della nazione, se c’è da lottare per qualcosa in cui crede. Tacco e punta di quello Stivale non fanno paura a uno che si è già visto nei panni del futuro Premier. Perchè se volere è già potere, il potere cui ambisce lui non è quello della poltrona, sulla quale sedere e sentirsi arrivato.

Ma il potere di fare quello che gli chiedono quegli occhi che incrocia ogni giorno, molti dei quali sfiduciati e senza speranza, occhi di chi ne ha viste tante e vede in quella sua prorompente energia l’uomo in grado di sovvertire il trend di un presente piatto e un futuro con poco su cui confidare.

Lui è Simone Carabella, uno di quelli che non puoi sapere dove sta, perché lo pensi da una parte e te lo ritrovi da un’altra, ma che puoi scommettere che sarà proprio in quel punto preciso laddove ci dovesse essere qualcuno a chiedergli una mano. E non è neppure un caso che la sua 38^ candelina l’abbia spenta circondato da tanti amici, per una festa a sorpresa che più sorpresa non si può, visto che di amici ne ha tanti, e se solo fossero venuti tutti avrebbero dovuto aprire la curva di uno Stadio.

“E’ ora il tempo” la scritta che campeggiava sulla sua torta; una torta tricolore, come il cuore di coloro per il quale va da tempo battendosi. La salvaguardia e la tutela dei diritti, prima di ogni cosa, diritti per i quali si augura di poter lottare in quelle stanze dei bottoni dove le decisioni valgono di più e quanto si fa può avere un peso esponenziale sulla sorte di migliaia e migliaia di vite.

Perchè lui di battaglie ne ha combattute tante e di persone ne ha aiutate, confidando nella sua forza aggregativa e nella tigna di chi non recede di un millimetro finché non vede quei diritti salvaguardati e tutelati.

“I bambini non si toccano” è allora lo slogan che lo ha accompagnato anche questo pomeriggio, nella fiaccolata di solidarietà con le mamme di Ardea. “E’ assurdo per manifestare per un diritto dei bambini” ha dichiarato, “eppure ci troviamo costretti a farlo, visto che per tanti altri sono gli ultimi”. Proprio Ardea è finita sotto i riflettori per la sospensione del servizio di assistenza per gli alunni disabili non autosufficienti; mancavano i fondi e 150 bambini non hanno potuto frequentare come tutti gli altri. 

Una di quelle storie di inaccettabile degrado sociale, una di quelle per cui Carabella, che in tanti hanno ribattezzato il ‘Gigante buono’  ha deciso di metterci la faccia e candidarsi alle elezioni Regionali del 4 marzo. 

 

 

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