POLITICA

Rocca di Papa − Relazione del Mef, gli ex amministratori (tranne Sciamplicotti) si difendono: ‘Criticità dovute al momento storico, ma non c’è il dissesto tanto paventato’

ex amminitratori

Più volte tirati in causa nei giorni scorsi  in merito alle relazione ispettiva del Ministero delle Economie e delle Finanze, i componenti della precedente Amministrazione − tra cui figura l’ex sindaco e attuale consigliere Pasquale Boccia, l’ex assessore al Bilancio Maurizio Querini,

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ai Lavori Pubblici Mauro Fei, al Sociale Valentina Trinca, all’Ambiente Roberto Sellati ed anche Roberto Barbante, con la defezione di Silvia Marika Sciamplicotti, che nell’ultimo quinquennio deteneva l’Urbanistica e prima ancora il Bilancio −hanno diramato una nota di risposta sulla questione.

“Quello che ci preme innanzitutto dire è che in un momento di grave crisi economica e sociale, con il cambiamento delle regole contabili sempre più stringenti , e nonostante la drastica riduzione delle entrate erariali provenienti dallo Stato, abbiamo sempre nel rispetto delle regole, garantito i servizi ai cittadini a cominciare da quelli sociali.

La fotografia fatta dall’ispettore è quella che un po’ tutti conoscevamo, difficoltà ad incassare i residui attivi, quindi soldi che dovrebbero entrare nelle casse comunali che non entrano per le difficoltà di molti contribuenti nel pagare, che porta ad avere una scarsa liquidità di cassa, e che di conseguenza fa crescere l’anticipazione di tesoreria utilizzata.

Siamo molto sereni sul nostro operato, e fiduciosi che quando i responsabili del Comune faranno le controdeduzioni, o alcune azioni correttive, molti dei rilievi potrebbero essere ritenuti superati dal Ministero stesso.  A detta di alcuni professionisti interpellati, le criticità sollevate sono abbastanza standard per una ispezione ministeriale.

Probabilmente qualcuno sperava in un altro tipo di relazione dopo che per anni si è parlato a sproposito di bancarotta, dissesto finanziario, buchi di bilancio milionari, che l’ispettore non ha riscontrato, e non vi è una minima traccia nella relazione stessa; basti pensare che in circa 130 pagine, dove tra l’altro vengono citati  anche atti approvati dall’attuale maggioranza, c’è una conclusione di 13 righe dove pone l’accento sull’anticipazione di tesoreria che la precedente amministrazione aveva azzerato nel 2015.

Forse il silenzio iniziale del Sindaco è derivato proprio dal fatto che in realtà, è stato smascherato l’inganno perpetrato nei confronti dei cittadini ed ora non ha più alibi.

Siamo coscienti che la situazione non è florida, ma di certo non quella spacciata in campagna elettorale facendo terrorismo psicologico; con una buona e attenta gestione si può tranquillamente governare garantendo servizi ai cittadini.

Vista la complessità dell’argomento, invitiamo tutti ad una più attenta lettura prima di emettere giudizi o sentenze, la relazione è solo l’inizio di un iter e non la conclusione.

 

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