Cosa scopriamo se ci pigliamo due minuti per leggerlo attentamente? Manca la cadenza degli interventi! Nella risposta fornita il 23 novembre 2017 all’interrogazione del consigliere Giovanni Evangelista, l’Amministrazione afferma che: “le modalità di svolgimento del servizio vengono di volta in volta adattate alle difficoltà sopravvenute non sempre ipotizzabili a priori, in quanto soltanto al momento della effettiva realizzazione delle attività è possibile evidenziarne la situazione reale” e che “le modalità organizzative dello svolgimento del servizio sono state già modificate rispetto alla stessa proposta tecnica… (omissis) in risposta a difficoltà sopravvenute e nuove realtà non prevedibili in fase di progettazione del servizio”.
E quindi come si potrà sanzionare (rimettendo denaro nelle tasche dei cittadini) chi non svolge il lavoro che paghiamo? Vogliamo mettere in evidenza il fatto che la stessa ESPER la paghiamo con 25.000 euro annui per controllare il rispetto di tutte le voci del contratto e non solo della raccolta dei rifiuti. Ma cosa potrà mai controllare se si permette a chi deve svolgere il servizio, dopo quasi due anni dall’inizio di cambiarne sempre le modalità di volta in volta? SE LE MODALITÀ POSSONO ESSERE CAMBIATE DI VOLTA IN VOLTA POSSIAMO DIRE CHE ESISTA UNA SOLA REGOLA DA RISPETTARE?
Il risultato è evidente osservando la manutenzione svolta sul nostro territorio (all’ingresso del paese su via Appia Vecchia, in via Carano, a Monte Giove, solo per citarne alcuni siti, si possono ammirare numerosi sacchi di rifiuti abbandonati da molto tempo al limitare della strada) alle sue fontane, alle sue cunette, alle bocche di lupo, alle caditoie, alle griglie e ai relativi pozzetti di tutto il centro urbano (ostruiti e con le erbacce che fanno bella mostra). La mancanza, all’interno del progetto, dell’indicazione della cadenza degli interventi da svolgere ci sembra un fatto più grave che strano, tenuto conto dell’esperienza di una società come la ESPER che lo ha redatto.
E qualcuno non ha tardato a dire che tale mancanza sia un banale escamotage col quale permettere, alla società incaricata dei servizi di pulizia, un risparmio che non finisce di certo nelle nostre tasche. Ma in quali tasche andrà? INTANTO, A FRONTE DI QUESTO SERVIZIO, LA TARI AUMENTA ANCORA!”.