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Genzano – Sarà un venerdì infuocato al Comune con la nuova protesta dei dipendenti della Cooperativa Progetto Colonna, rimasti senza stipendio

protesta dipendenti cooperativa colonna

Una precedente protesta dei dipendenti della Cooperativa sotto il palazzo comunale di via Belardi

Sarà un venerdì teso, quello del 2 febbraio, al Comune di Genzano. In mattinata, a partire dalle 8 si ritroveranno in una protesta pubblica i dipendenti della cooperativa Progetto Colonna, che andranno a manifestare sotto il palazzo comunale genzanese a causa dei mancato pagamenti da parte del Comune alla cooperativa, che hanno come conseguenza causato il mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti. Condizioni proibitive, quindi, per chi lavora con la Cooperativa, coi dipendenti che hanno già dovuto fare i conti con un repentino taglio alle ore di assistenza, che ha colpito non solo le loro tasche, come era ovvio, ma anche tutti coloro che venivano assistiti. 

“Quello dei tagli operati dall’Amministrazione è stato un epilogo scandaloso – riferì al nostro giornale un’assistente domiciliare -, di fronte al quale l’unica risposta sarebbe uno sciopero della fame sotto al Comune o la richiesta di un contributo di povertà ai servizi sociali, per sopperire così allo stipendio che non avremo più”. “Non è questo il modo per far quadrare il bilancio” concluse amareggiata un’operatrice sociale.

Di male in peggio, se è vero che il Comune si troverebbe a dover pagare ancora un anno di fatture alla Cooperativa. Comune che avrebbe provato, salvo fare marcia indietro, ad affidare il servizio a gruppi di volontariato. A quanto pare la Cooperativa avrebbe la proroga fino al 28 febbraio e se le cose dovessero restare immutate, cosa che nessuno si augura, Genzano resterebbe senza assistena ai disabili e agli anziani. “Tutto questo a me fa rabbia – ha dichiarato, scorata, una dipendente – perch se un Comune non ha i soldi a sufficienza si attrezza per trovarli, visto che stiamo parlando di persone che necessitano di assistenza. Le amministrazioni devono fare questo, avendo la capacità di coprire i servizi, ottimizzando la vita dei cittadini e non distruggerla”.

 

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