Nelle ore precedenti il candidato al rinnovo del Consiglio regionale del Lazio non aveva mancato di fare alcune riflessioni in occasione della Giornata del Ricordo. “C’è una piccola differenza tra l’essere liberati dagli americani piuttosto che dai nazional-comunisti di Tito: migliaia di morti innocenti, massacrati dai bombardamenti, affogati, infoibati o, nella migliore delle ipotesi, costretti a fuggire”. Le parole di Ottavio Missoni, indimenticato stilista di valore e originario della Dalmazia, scomparso cinque anni fa, suonano ancora come un monito. Chi non dimentica ricorda, chi ha vergogna di ciò che accadde ai tanti italiani uccisi, anche coloro che non erano belligeranti in prima persona, cerca ancora oggi di far cadere l’oblio su una delle pagine più tristi e drammatiche della storia d’Italia”.
“Oggi che la vicenda delle foibe e dell’esodo è divenuta memoria condivisa, proprio oggi si rivela necessaria una riconquista piena del passato e di tutti i suoi significati. Non esiste più alcuna ragione, né storica né politica – ha concluso Righini – per la reticenza”.
Tornando all’episodio di Velletri rincrescimento e sdegno è stato espresso anche da parte di Sergio Ferrazzano, portavoce cittadino di Fratelli d’Italia, che ha condannato l’episodio, auspicando che chi se ne è reso vigliaccamente autore possa essere individuato.
Velletri – Danneggiate nella notte le corone per le vittime delle Foibe. La condanna del Comune