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Rocca di Papa – Al Centro Anziani il ricordo dei bombardamenti del Febbraio ’44, tra memorie e testimonianze

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In una fredda mattina di Febbraio, proprio come quella del lontano 1944, oggi dalle ore 9.30 alle ore 12.00, presso il Centro Anziani di Rocca di Papa, le classi quinte delle scuole elementari insieme agli anziani, testimoni dell’epoca, hanno ricordato i tragici fatti che sconvolsero il paese e tutta la comunità dei Castelli Romani, durante il violento bombardamento dell’epoca. L’evento è stato organizzato dal Comune, programmato inizialmente per il 14 Febbraio è stato poi rimandato ad oggi, a causa del maltempo della scorsa settimana. Hanno partecipato, oltre ai bambini del quinto anno delle scuole primarie locali, anche alcune associazioni del territorio come il Centro Anziani, l’AVIS, il Gruppo Archeologico Latino e diversi cittadini.

In rappresentanza del Comune, presenti i consiglieri, Laura Fico, Lorena Gatta e Bruno Fondi. L’evento è stato presentato dal Consigliere Lorena Gatta, poi è intervenuta la scrittrice Maria Pia Santangeli, che ha sapientemente illustrato le tante reminiscenze dell’epoca, fra le circa 200 testimonianze, raccolte nel suo libro “PANE INSANGUINATO”, dove racconta gli anni di guerra a Rocca di Papa. Maria Pia Santangeli sta cercando di recuperare più testimonianze possibili, allo scopo di aprire uno spazio dedicato presso la Biblioteca Comunale, dove custodirle e lasciarle come memoria del passato per il presente. Durante la mattinata, è stato proiettato anche un filmato realizzato da Francesco Casciotti per il Gruppo Archeologico Latino, dove si sono susseguite alcune immagini e foto d’epoca del periodo. Il filmato sarà donato alla Biblioteca Comunale e reso disponibile alla visione.

Tra i racconti della memoria, tanti i ricordi narrati, ancora vivi nel cuore e nella mente di alcuni cittadini più anziani, il ricordo delle violente devastazioni e delle centinaia di vite umane spezzate, quello del cupo e tetro suono delle sirene che metteva in guardia dall’arrivo dei bombardieri, quello dell’aspra fame che in quei giorni era il profondo dolore delle famiglie. Non solo narrazioni tristi, anche diverse ”belle” testimonianze di quanto il senso di unione e di aiuto fosse vivo fra tutti i concittadini, tante infatti le famiglie che sostenendosi a vicenda riuscirono a rimanere vive e a salvare anche tanti “forestieri”, come gli ebrei in fuga dai rastrellamenti, o quella di alcuni gesti affabili, rari e inaspettati dei soldati che, donando anche solo un semplice pezzo di cioccolato o di pane, concedevano un po’ di luce in momenti così bui e tragici. Tutti i bambini ed i loro insegnanti hanno mostrato interesse e partecipazione durante il dibattito e i racconti, intervenendo anche con la narrazione di aneddoti riportati dai propri nonni.

Visto l’interesse riscontrato, è stata lanciata l’idea di poter programmare nuovi incontri sul tema, proprio per far rimanere vivi questi ricordi nelle generazioni del dopoguerra, far in modo così che ciò diventi lezione di vita, per non ripetere gli errori del passato ed abolire ogni forma di violenza e sopraffazione, accorgendosi di quanto anche le guerre di oggi siano solo dannose ed insensate.

Eliana Lucarini

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