di Michela Emili
Davvero un bel modo di festeggiare le nozze d’argento quello de “La Strana Compagnia“, l’associazione di improvvisati attori di Rocca di Papa che vanta numerosi spettacoli esilaranti in dialetto locale, che in questi giorni sta mettendo in scena al Teatro Civico “Evviva i Sposi”, una parodia sulla dualità tra tifoserie laziali e romaniste con due famiglie costrette a imparentarsi per via dell’arrivo di un bambino.
Sono stati il presidente, regista e interprete Mario Giovanetti con il fratello Salvatore a presentare lo spettacolo e ad intervallare i diversi cambi scena con flash bach della lunga storia che la compagnia vanta, fin dalla prima rivisitazione in chiave goliardica di quello che fu il primo spettacolo sulla favola di Cappuccetto Rosso.
Dietro il drappo rosso ancora una volta tanto divertimento e la voglia di celebrare le radici culturali e linguistiche della comunità, con una squadra di attori dilettanti che nel tempo ha subito delle variazioni e che, per la prima volta, quest’anno, ha visto la partecipazione di una donna. Luigi Mele, Fabrizio Castri, Massimo Onesti, Andrea Cocozzoli, Luca Brunetti, Angelo Querini, Gilberto Fei e Donatella Casciotti hanno dato il meglio per divertire e divertirsi.
Lo spettacolo ha registrato il sold out in tutte le date in programma, a riprova dell’affetto che l’intera comunità tributa alla compagnia, memore dei grandi successi registrati nel corso degli anni. Dalla rivisitazione delle favole, alle pubblicità televisive, fino al grande successo di “La Crascia e la Carestia”, che tante persone ha assiepato ai piedi del palco allestito all’interno degli spazi che un tempo erano del Comitato Giovani. Un successo che non poteva che inondare anche le piazze, con migliaia di spettatori. Una storia fatta di risate ma anche di riflessione sociale, di impegno e uno spiccato senso di appartenenza alla comunità, che è stata accompagnata anche da grandi perdite, come quella del caro Giancarlo Giovanetti, che hanno imposto delle pause più o meno lunghe.
Ma si torna sul palco, ancora una volta, nel 25esimo anno di attività, e gli applausi sono meritatissimi.
