CRONACA

Velletri – 40enne tenta il suicidio con una corda al collo: provvidenziale salvataggio in Carcere

cappio

Nella tarda serata di venerdì un detenuto 40enne, recluso nel carcere di Velletri, ha tentato di togliersi la vita dopo essere stato visitato in infermeria dal medico di turno. Sembrerebbe che il detenuto, di nazionalità italiana, prima del gesto estremo abba chiesto di essere visitato presso l’infermeria del carcere per chiedere al medico di turno qualche sedativo, in quanto nervoso per i suoi problemi familiari. Il prigioniero uscendo dall’infermeria si è scagliato alle inferiate del primo cancello che ha trovato e legandosi rapidamente con una corda rudimentale al collo si è appeso alle inferiate, lasciandosi cadere a peso morto, per poi rimanere a penzoloni. Grazie al tempestivo intervento dell’assistente che in quel momento coordinava le visite il 40enne è stato salvato in tempo, grazie anche ai medici ed infermieri che con alta professionalità hanno tempestivamente avviato tutte le precedere d’emergenza.

A darne notizia sono i sindacalisti dell’Ugl Polizia Penitenziaria, Carmine Olanda e Ciro Borrelli, che da anni denunciano le condizioni disperate in cui si trovano a lavorare tutti gli Operatori Penitenziari. “Il Penitenziario di Velletri – denunciano i sindacalisti – è diventato una vera e propria polveriera pronta ad esplodere. La mancanza di personale e l’egoismo dell’amministrazione – continua Borrelli – sono l’innesto all’esplosione. Al danno si aggiunge anche la beffa – commenta Olanda – visto che in questo momento difficile il Dap ha disposto il rientro in sede di circa 19 agenti, con l’aggravante di non rimpiazzare adeguatamente gli agenti. Su quest’ultima problematica abbiamo sensibilizzato il Provveditore – conclude Olanda – con una nota trasmessa nei giorni scorsi, attraverso la quale gli abbiamo illustrato e chiesto un tempestivo intervento nell’ambito delle sue competenze sulle reali e gravissime problematiche che coinvolgono il Penitenziario di Velletri, che più volte denunciate sono ancora in attesa di soluzione”.

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