POLITICA

Elezioni – Silvestroni e Righini (Fdi) a Genzano, tra Sanità, Ambiente e Natalità: ‘Vinceremo per il bene dell’Italia e di tutti gli italiani’

righini genzano


Da sinistra Arnaldo Melaranci, Fabio Papalia, Alessandro Palombi, Marco Silvestroni, Giancarlo Righini e Marco Macchiusi

Ha fatto tappa anche a Genzano, ospite della locale sezione di Fratelli d’Italia, la lunga, estenuante ed appassionante campagna elettorale di Marco Silvestroni, candidato per il centrodestra al Collegio della Camera dei Deputati, e di Giancarlo Righini, candidato al rinnovo del Consiglio regionale del Lazio. Genzano ha risposto “presente” al loro arrivo, che non si sono tirati indietro, spendendosi in un accorato intervento, che nel caso dell’ormai capogruppo regionale uscente è durato una ventina di minuti, a testimonianza di quanto Righini abbia da dire, su quanto fatto e su quanto ancora vorrà fare. “Con Stefano Parisi presidente della Regione Lazio” ha aggiunto, dimostrandoci di credere, confortato anche dagli ultimi sondaggi che hanno visto il candidato del centrodestra in netta crescita.

Al fianco di Silvestroni e Righini, anche Alessandro Palombi, candidato alla Camera ed emblema, quale valente sindaco di Palombara, di un partito che ha tutte le intenzione di svestire i panni di forza di opposizione per vestire quelli di forza di maggioranza, mostrando anche su scala regionale e nazionale le proprie capacità amministrative. 

“Dalla Regione Lazio al Governo nazionale, identità, tradizione e competenza” è stato il titolo dell’incontro, che è andato in scena nel gazebo di un noto bar della centralissima Piazza Tommaso Frasconi. “Per una Destra di Governo” il motto dell’appuntamento, che ha visto intervenire per primo il consigliere comunale Fabio Papalia, per il quale tutti i convenuti, in particol modo Righini, hanno speso parole al miele (“Dopo i fallimenti del centrosinistra, e dopo aver provato l’inconsistenza dei 5 Stelle, Fabio – ha dichiarato Righini in chiusura – ha tutte le capacità per diventare il proprio sindaco di Genzano”). In attesa delle campagne elettorali che verranno il tiro si è spostato approfonditamente sul presente, e dopo un breve saluto degli altri due “padroni di casa”, Arnaldo Melaranci, membro dell’Assemblea Nazionale di Fdi, e di Marco Macchiusi, portavoce della locale sezione di Fratelli d’Italia, la parola è passata a Marco Silvestroni, che ha toccato diversi temi, non ultimo quello dell’accoglienza ai migranti, tornato in auge, nella Città dell’Infiorata, dopo le voci sulla presunta apertura di un centro CAS presso l’ex Hotel Primus.

Il gruppo, poco prima, nella sezione di Albano

A tal proposito in queste ore Marco Silvestroni non ha mancato di dire la sua: “Sono stati recentemente approvati due bandi riguardanti la finta accoglienza ai migranti con scadenza fine gennaio 2018 e uno stanziamento importante per coprire i costi di questa accoglienza. Elementi che preoccupano tutti i cittadini di questo territorio e i partiti del centrodestra, che rappresento come candidato alla Camera dei deputati  all’uninominale, si sono impegnati a cambiare questa tendenza della sinistra e dei 5 Stelle dove viene sempre prima qualcun altro in confronto alle esigenze del popolo italiano. Per  noi vengono sempre prima e comunque  gli italiani e la loro sicurezza. Non voglio creare in nessun modo falsi allarmismi, ma vigilerò affinché i genzanesi e i cittadini dei Castelli non si sveglino a breve con brutte sorprese. Vogliamo dare un taglio drastico all’immigrazione clandestina – ha aggiunto Silvestroni -. Oltre a non integrarsi e a sostituirci etnicamente tolgono lavori. Siamo il movimento dei patrioti, quello che mette prima di ogni altra cosa il bene degli italiani. A noi non interessa il colore della pelle, ma che per essere solidali bisogna essere i condizioni di poter fare solidarietà e ci si può riuscire solo regolamentando l’immigrazione”. 

Silvestroni ha poi allargato il raggio d’intervento, ritenendo difficile “che i cittadini italiani possano ridare fiducia a chi ci ha messo in ginocchio. Per una svolta che dia uno spiraglio di futuro alle nostre generazioni – ha aggiunto – c’è solo una strada ed è la vittoria del centrodestra, che ha un programma importante, a partire da un abbassamento delle tasse, con un tetto massimo che consentirà anche di creare nuovi posti di lavoro. Dobbiamo far sentire la voce di protesta, oggi diventata di proposta, per essere una forza di governo e fare il bene degli italiani”. 

L’intervento di Giancarlo Righini

La palla è poi passata a Giancarlo Righini, che l’ha gestita al meglio, esordendo con una metafora calcistica: “Il Governo regionale si è distinto per il nulla. E Zingaretti, che pure ha giocato titolare, dal primo minuto, non ha fatto vedere alcun risultato, come quei calciatori che entrano a partita quasi finita e si beccano un “senza voto” in pagella”.

Diversi i punti toccati da Giancarlo Righini, che punta nuovamente alla riconferma come primo degli eletti di Fratelli d’Italia, confidando poi in un’affermazione di Parisi. “E’ di questi giorni la notizie che la Sanità del Lazio ha meritato la maglia nera in Italia, ‘grazie’ ai pessimi risultati per visite specialistiche ed esami diagnostici, con tempi di attesa pazzeschi anche solo per una visita ortopedica o per degli esami istologici. Le cose non vanno certamente meglio ai Castelli Romani – ha aggiunto Righini – visto che in virtù della fantomatica promessa dell’Ospedale dei Castelli, che alcuni ancora si azzardano a chiamare Policlinico, si continuano a chiudere i reparti degli altri Ospedali, che sono ormai fatiscenti, visto che da anni non vi si investe più un solo centesimo. Siamo allora in presenza di una sanità devastata, saccheggiata ed impoverita, con personale paramedico occupato attraverso cooperative, tutto grazie alle scellerate politiche sul lavoro che hanno reso i ragazzi schiavi e non lavoratori, come invece meriterebbero di essere”.

Righini ha poi affrontato compiutamente altri temi, partendo da quello di un ambiente che non ha esitato a definire “devastato. Sono giorni che il rifiuto organico non può essere raccolto perché non ci sono posti dove trattarlo. E ci ritroviamo in presenza di rifiuti che una volta raccolti fanno i turisti in giro per l’Italia, a costi peraltro inaccettabile, e solo grazie all’assenza di politiche di programmazione e di un Piano dei Rifiuti che si sono guardati bene di fare, evitando di perimetrare le aree e realizzare quegli ambiti territoriali che la legge prevede”.

Il capogruppo uscente di Fratelli d’Italia non ha mancato di porre in rilievo la bontà di quanto fatto nei 5 anni di opposizione: “Nonostante tutto non siamo mai stati un’opposizione del ‘tanto peggio tanto meglio’, ma abbiamo sempre dato il nostro straordinario contributo, pur assistendo ad una serie di scempiaggini da record. Dietro il termine di legge di rigenerazione urbana – ha aggiunto Righini, spostando il tiro sull’urbanistica – si nasconde il nulla. Sono riusciti anche ad eliminare le misure che garantivano un pò di occupazione e sviluppo, e anche qualche entrata per i Comuni attraverso gli oneri concessori, che poi tornavano utili anche alla manutenzione delle strade, ridotte in condizioni indegne”.

Righini ha quindi invitato i presenti a far proseliti, in vista di una sfida decisiva per il Lazio e per l’Italia, “che meriterebbero entrambe – ha evidenziato con orgoglio – un governo fatto di capacità e competenza. Abbiamo un’arma straordinaria, la matita, da usare al meglio il giorno delle elezioni. Abbiamo un Paese allo stremo delle forze, con le imprese in ginocchio, una burocrazia asfissiante, tasse alle stelle e giovani sfiaccati e senza lavoro. Esistono sacche di profondo disagio e di fronte a tutto questo Fratelli d’Italia non si arrende e dice ‘no’ a queste politiche scellerate, pronta a combattere per tutto quello in cui crede, a partire dal sostegno alla natalità e alle famiglie,  per portare a compimento una battaglia di civiltà che non possiamo non vincere. Per il bene dell’Italia e di tutti gli italiani”.

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