Ha fatto tappa anche a Genzano, ospite della locale sezione di Fratelli d’Italia, la lunga, estenuante ed appassionante campagna elettorale di Marco Silvestroni, candidato per il centrodestra al Collegio della Camera dei Deputati, e di Giancarlo Righini, candidato al rinnovo del Consiglio regionale del Lazio. Genzano ha risposto “presente” al loro arrivo, che non si sono tirati indietro, spendendosi in un accorato intervento, che nel caso dell’ormai capogruppo regionale uscente è durato una ventina di minuti, a testimonianza di quanto Righini abbia da dire, su quanto fatto e su quanto ancora vorrà fare. “Con Stefano Parisi presidente della Regione Lazio” ha aggiunto, dimostrandoci di credere, confortato anche dagli ultimi sondaggi che hanno visto il candidato del centrodestra in netta crescita.
Al fianco di Silvestroni e Righini, anche Alessandro Palombi, candidato alla Camera ed emblema, quale valente sindaco di Palombara, di un partito che ha tutte le intenzione di svestire i panni di forza di opposizione per vestire quelli di forza di maggioranza, mostrando anche su scala regionale e nazionale le proprie capacità amministrative.
A tal proposito in queste ore Marco Silvestroni non ha mancato di dire la sua: “Sono stati recentemente approvati due bandi riguardanti la finta accoglienza ai migranti con scadenza fine gennaio 2018 e uno stanziamento importante per coprire i costi di questa accoglienza. Elementi che preoccupano tutti i cittadini di questo territorio e i partiti del centrodestra, che rappresento come candidato alla Camera dei deputati all’uninominale, si sono impegnati a cambiare questa tendenza della sinistra e dei 5 Stelle dove viene sempre prima qualcun altro in confronto alle esigenze del popolo italiano. Per noi vengono sempre prima e comunque gli italiani e la loro sicurezza. Non voglio creare in nessun modo falsi allarmismi, ma vigilerò affinché i genzanesi e i cittadini dei Castelli non si sveglino a breve con brutte sorprese. Vogliamo dare un taglio drastico all’immigrazione clandestina – ha aggiunto Silvestroni -. Oltre a non integrarsi e a sostituirci etnicamente tolgono lavori. Siamo il movimento dei patrioti, quello che mette prima di ogni altra cosa il bene degli italiani. A noi non interessa il colore della pelle, ma che per essere solidali bisogna essere i condizioni di poter fare solidarietà e ci si può riuscire solo regolamentando l’immigrazione”.
La palla è poi passata a Giancarlo Righini, che l’ha gestita al meglio, esordendo con una metafora calcistica: “Il Governo regionale si è distinto per il nulla. E Zingaretti, che pure ha giocato titolare, dal primo minuto, non ha fatto vedere alcun risultato, come quei calciatori che entrano a partita quasi finita e si beccano un “senza voto” in pagella”.
Diversi i punti toccati da Giancarlo Righini, che punta nuovamente alla riconferma come primo degli eletti di Fratelli d’Italia, confidando poi in un’affermazione di Parisi. “E’ di questi giorni la notizie che la Sanità del Lazio ha meritato la maglia nera in Italia, ‘grazie’ ai pessimi risultati per visite specialistiche ed esami diagnostici, con tempi di attesa pazzeschi anche solo per una visita ortopedica o per degli esami istologici. Le cose non vanno certamente meglio ai Castelli Romani – ha aggiunto Righini – visto che in virtù della fantomatica promessa dell’Ospedale dei Castelli, che alcuni ancora si azzardano a chiamare Policlinico, si continuano a chiudere i reparti degli altri Ospedali, che sono ormai fatiscenti, visto che da anni non vi si investe più un solo centesimo. Siamo allora in presenza di una sanità devastata, saccheggiata ed impoverita, con personale paramedico occupato attraverso cooperative, tutto grazie alle scellerate politiche sul lavoro che hanno reso i ragazzi schiavi e non lavoratori, come invece meriterebbero di essere”.
Righini ha poi affrontato compiutamente altri temi, partendo da quello di un ambiente che non ha esitato a definire “devastato. Sono giorni che il rifiuto organico non può essere raccolto perché non ci sono posti dove trattarlo. E ci ritroviamo in presenza di rifiuti che una volta raccolti fanno i turisti in giro per l’Italia, a costi peraltro inaccettabile, e solo grazie all’assenza di politiche di programmazione e di un Piano dei Rifiuti che si sono guardati bene di fare, evitando di perimetrare le aree e realizzare quegli ambiti territoriali che la legge prevede”.
Il capogruppo uscente di Fratelli d’Italia non ha mancato di porre in rilievo la bontà di quanto fatto nei 5 anni di opposizione: “Nonostante tutto non siamo mai stati un’opposizione del ‘tanto peggio tanto meglio’, ma abbiamo sempre dato il nostro straordinario contributo, pur assistendo ad una serie di scempiaggini da record. Dietro il termine di legge di rigenerazione urbana – ha aggiunto Righini, spostando il tiro sull’urbanistica – si nasconde il nulla. Sono riusciti anche ad eliminare le misure che garantivano un pò di occupazione e sviluppo, e anche qualche entrata per i Comuni attraverso gli oneri concessori, che poi tornavano utili anche alla manutenzione delle strade, ridotte in condizioni indegne”.
Righini ha quindi invitato i presenti a far proseliti, in vista di una sfida decisiva per il Lazio e per l’Italia, “che meriterebbero entrambe – ha evidenziato con orgoglio – un governo fatto di capacità e competenza. Abbiamo un’arma straordinaria, la matita, da usare al meglio il giorno delle elezioni. Abbiamo un Paese allo stremo delle forze, con le imprese in ginocchio, una burocrazia asfissiante, tasse alle stelle e giovani sfiaccati e senza lavoro. Esistono sacche di profondo disagio e di fronte a tutto questo Fratelli d’Italia non si arrende e dice ‘no’ a queste politiche scellerate, pronta a combattere per tutto quello in cui crede, a partire dal sostegno alla natalità e alle famiglie, per portare a compimento una battaglia di civiltà che non possiamo non vincere. Per il bene dell’Italia e di tutti gli italiani”.