Cultura

Marino – Aperta la mostra in ricordo di Umberto Mastroianni presso la Sala Lepanto

Marino_Mastoianni

Inaugurata, presso la Sala Lepanto, la mostra retrospettiva con pannelli riproducenti le opere del maestro Umberto Mastroianni. L’esposizione, aperta domenica 25 febbraio, sarà visitabile sino al 17 marzo.

L’iniziativa è stata realizzata da Senza Frontiere Onlus con il patrocinio del Comune di Marino, della Fondazione Umberto Mastroianni e del Consorzio SBCR, in collaborazione con Archeoclub Colli Albani, Liceo Artistico Amari Mercuri e Accademia Internazionale Città di Roma con il sostegno della BCC Colli Albani e dell’Unione Commercianti. Umberto Mastroianni approdò a Marino nel 1970 e andò a stabilirsi nella villa dei Giardini Colonna, il cosiddetto Casino di caccia dei Principi rinascimentali, vendutogli da Alberto Moravia, che divenne la sua casa museo e studio per circa un trentennio, fino alla scomparsa avvenuta venti anni fa, il 25 febbraio del 1998.

L’iniziativa si configura, dunque, come un vero e proprio omaggio alla memoria dello scultore di fama internazionale a venti anni esatti dalla scomparsa. In occasione dell’inaugurazione è intervenuto il Presidente di Senza Frontiere Onlus, Luciano Saltarelli: “Un omaggio doveroso ad un’artista che ha vissuto ed operato a Marino. Una città che ospita anche diverse opere di Umberto Mastroianni. Mi auguro che eventi come questo possano fungere da stimolo per promuovere eventuali restauri”.

Dopo i saluti di Luciano Saltarelli ha preso la parola lo storico Ugo Onorati: “Umberto Mastroianni è stata una delle più alte, autorevoli e rappresentative voci della scultura italiana e mondiale del Novecento. Un artista geniale e completo per l’indissolubile intreccio estetico e civile della sua opera, la cui lezione supera la sua e la nostra generazione per proporsi ai secoli futuri. Della sua presenza ultraventennale a Marino non possiamo che sentirci onorati, anche a distanza di due decenni dalla sua scomparsa, sia per ciò che ha rappresentato per la nostra città, sia per quello che ha saputo e voluto donarci, contribuendo ad arricchire culturalmente il luogo dove, dopo tante peregrinazioni, aveva deciso di fermarsi. Spetta a noi saper trarre ulteriore vantaggio dal ricordo di tanta presenza non solo commemorandolo, ma facendo rivivere con opportune iniziative la sua grande e singolare lezione”.

Onorati ha poi ricordato un episodio personale di collaborazione col maestro: “La Banca di Marino, per la quale lavoravo, voleva festeggiare il 75° anniversario della sua fondazione, avvenuta il 27 marzo 1920, con una serie di iniziative, anche culturali, che lasciassero un segno duraturo nella comunità locale. Il pomeriggio di sabato 25 novembre 1995, nella sala consiliare del Comune di Marino venne presentata al pubblico accorso e alle autorità intervenute la statua “Grande volo”, che lo scultore Mastroianni aveva voluto donare a Marino. Poiché ero stato incaricato dall’istituto bancario di organizzare tutta la manifestazione, su suggerimento dell’amico e collega Sergio Limiti, fu proposto al consiglio di amministrazione di acquisire un’opera scultorea di Umberto Mastroianni da donare alla città di Marino. E poiché avevo buoni rapporti, sia con l’artista, sia con l’amministrazione comunale, in quel momento guidata dal commissario straordinario Togna e dal segretario comunale Piccinni, mi presi l’incarico di portare a termine l’impresa, che prevedeva una triangolazione di soggetti da vincolare contrattualmente alla donazione dell’opera. Molto generosamente Mastroianni, col quale mi incontrai diverse volte nella sua abitazione della Casina del Paradiso appositamente per quella circostanza, si rese più che disponibile a trattare non la vendita, ma la donazione dell’opera che lui e non la Banca avrebbe fatto alla città di Marino”.

Diversi i ricordi personali raccontati anche dallo scrittore Franco Campegiani: “Le mie memorie personali sono in gran parte legate alla mia amicizia con lo scultore Paolo Marazzi che per decenni è stato assiduo frequentatore di casa Mastroianni. Rammento le piacevoli gite in campagna, presso la mia azienda agricola, partecipi la gentile consorte Ida, il fratello Corrado e la cognata del maestro, il quale restava incantato dal paesaggio virgiliano dei luoghi campestri, nonché dagli spuntini proposti da mia moglie con insalate e ortaggi di giornata. Soprattutto ricordo la vicinanza di Mastroianni, i suoi consigli ed i suoi incoraggiamenti durante le fasi programmatiche ed organizzative della “Biennale della Pietra Città di Marino”, le cui due edizioni personalmente diressi a cavallo degli anni settanta/ottanta. La soddisfazione massima poi mi giunse quando sottoposi al suo giudizio il manifesto del movimento “Chiaro Scuro”, oggi non più operativo”.

Franco Campegiani ha infine concluso: “Mastroianni è stata una meteora per la nostra città, un bolide che ha attraversato i nostri cieli lasciandoci incapaci di cogliere appieno la grande opportunità culturale che la sorte ci aveva dato in dono. Tutto ciò naturalmente non ha impedito a molti di noi di conoscerlo e di frequentarlo, e quindi di poterlo ricordare con affetto, oggi, ad un ventennio dalla scomparsa, riflettendo il più utilmente possibile sul suo operato, sul suo messaggio artistico e umano”.

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