POLITICA

Marino – No cemento al Divino Amore, il PCI rivendica la sua posizione

partito_comunista_italiano_bandiera

“Dunque, fatta la tara ai comportamenti – ha spiegato il Pci in un lungo comunicato stampa – che da qui a poche ore il M5S e il proprio sindaco terranno urlando ai quattro venti che “hanno cancellato il Divino Amore”, quel che resta, come giustamente detto e rivendicato dai consiglieri Di Giulio e Iozzi, sarà una procedura di confronto. Procedura che l’assessore Trinca – persona preparata e saggia – ci aveva anticipato in una riunione comunale inquadrando il tema del governo del territorio – anche futuro – e le correzioni per giungere al No Cemento al Divino Amore e tante altre zone sensibili, come un processo, neppure breve. Nei due sensi: di cancellare colate pensate da altri, di programmare una Marino futura. Insomma, tutto
l’opposto del comiziesco dire del sindaco “straccio le carte” che ora invece che politico ha un sapore comico.

Come scritto nel programma condiviso per Eleonora Di Giulio sindaco, come detto in molte assemblee da noi comunisti, prima, durante e dopo la campagna elettorale per le amministrative, oggi confermiamo che quanto sostenuto era ciò che con chiarezza indicava l’obiettivo: no cemento e sostenibilità ambientale nella gestione e difesa del territorio comunale.

Come con chiarezza, senza urla elettorali, indicavamo una strada di confronto con la Regione per raggiungere quegli obiettivi. Dopo due anni passati ad ascoltare l’eco del “ciaone di Colizza”, oggi, la maggioranza, il M5S, il sindaco, fanno inversione ad “U” e dicono che quanto sostenevamo noi era la cosa giusta.

Ecco, ora due avvertenze al M5S: 1. Non ci scassate i timpani a riproporre improbabili “ciaone” perché siamo in campagna elettorale e come un democristiano qualsiasi volete vendere fumo; 2. Iniziate a rinsavire politicamente e cominciate a considerare chi avanza proposte. Sapete bene che vi abbiamo fornito disponibilità e proposte e che ci avete lasciato senza risposte. Quelle risposte mancanti non l’avete azionate nei nostri confronti ma verso giovani e cittadini che su reddito e bilancio partecipato avrebbero potuto avere vantaggi ed espansione dei diritti che oggi
voi avete, di fatto, compresso. Noi comunisti continueremo questa battaglia in termini di lotta, di
controllo e se sarà possibile dopo l’esito elettorale anche con l’intervento dall’interno della istituzione Regione Lazio.”

Più informazioni