E’ una vera e propria emergenza quello che si sta vivendo ormai da tempo sul fronte dell’emergenza stradale, visto il costante ed inesorabile deteriorarsi del manto stradale nelle arterie provinciali e comunali. Albano, ovviamente, non fa eccezione, ed è di queste ore un’interrogazione a risposta scritta protocollata dalla consigliera comunale Federica Nobilio, volta proprio a conoscere cosa l’Amministrazione Marini sta facendo per fronteggiare il fenomeno. Un tema affrontato più volte dal circolo di FdI di Albano e dal suo portavoce Roberto Cuccioletta che ha proposto l’interrogazione depositata ieri a firma della consigliera comunale di riferimento.
L’esponente di Fratelli d’Italia accende poi i riflettori sul caso di via Trilussa, sia per quanto concerne lo stato della strada che per quanto riguarda i marciapiedi. “Chiedo all’Amministrazione se esiste un elenco di interventi manutentivi da eseguire nelle strade di interesse comunale e l’importo esatto messo in bilancio per i lavori di manutenzione stradale e quanto di questo importo sia stato effettivamente utilizzato”. Nel documento Nobilio ciede inoltre quali eventuali richieste di finanziamento aggiuntive siano state presentate e quali interventi urgenti siano stati messi in atto per fronteggiare l’oggettiva emergenza”.
Roberto Cuccioletta
Proprio Roberto Cuccioletta, portavoce locale di FdI, ha rincarato la dose:” La manutenzione è un termine a dir poco sconosciuto per molti, ma sicuramente ignoto per l’amministrazione di Albano. Intervenire quando qualcosa si guasta non significa fare manutenzione ma spendere inutilmente e male il denaro dei cittadini. L’unico modo per ottimizzare i costi è quello di redigere un piano della manutenzione serio e ingegneristicamente inattaccabile. Essere sicuri di aver speso bene i soldi, inoltre, è possibile solamente qualificando adeguatamente le imprese che fanno manutenzione e controllare il loro lavoro con diligenza. Per questo motivo Fratelli d’Italia di Albano ha chiesto ai consiglieri di riferimento di presentare una interrogazione sull’evidente problema delle “buche” stradali ma che nasconde l’intento di capire se esista una pur minima cultura della manutenzione. Troppo facile vantarsi di aver speso soldi per opere pubbliche quando non si è capaci di garantire la sicurezza e la salute dei cittadini”.
