Attualità

Rocca di Papa – Da mesi senza stipendio, in sciopero i dipendenti della casa di riposo Madonna del Tufo

sit in lavoratori casa di riposo Madonna del Tufo Rocca di Papa

Sono in agitazione i dipendenti della casa di riposo del centro trinitario Madonna del Tufo, che non ricevono lo stipendio da diversi mesi. Nella giornata di ieri, bandiere in spalla, alcuni hanno effettuato un sit in con volantinaggio in piazza della Repubblica, mentre per oggi è stato indetto uno sciopero a partire dalle ore 10,30.

La struttura di via Ariccia appartiene all’ordine degli Scalzi della SS Trinità ed è gestita dalla società Domus Trinitatis, che ha dato in gestione parte dei servizi alla cooperativa Lumen Mundi, che gestisce anche altre case di riposo ( casa San Giuseppe di Montecompatri, dove sembra che le cose non vadano meglio).

Da agosto i lavoratori ricevono gli stipendi in modo irregolare e saltuario e per gli operatori socio-sanitari e gli ausiliari la situazione è diventata insostenibile. Molti operatori si sono licenziati per giusta causa, pertanto c’è un elevatissimo turn over ed un rimpiazzo con personale a tempo determinato, anche di soli due mesi. La Cub Sanità Italiana, il sindacato che rappresenta i dipendenti della struttura, ha convocato la cooperativa, insieme alla Domus il 31 gennaio 2018, ma gli impegni presi in tale data sono stati poi disattesi, lasciando i dipendenti nell’incertezza di poter recuperare le mensilità arretrate.

“Il sig. Bastianelli (Domus Trinitatis) – dicono dal sidacato Cub Sanitá -, si era impegnato a pagare subito uno stipendio (per conto della Lumen), mentre l’avvocato Francano, legale della Lumen, ci ha informati che avevano un credito da riscuotere a breve che avrebbe consentito il pagamento degli arretrati. Avevamo concordato un secondo incontro entro la metà di febbraio, ma non hanno mai risposto al nostro sollecito. Il 14 febbraio, abbiamo fatto una richiesta di convocazione,  per esperire il tentativo di conciliazione, alla Prefettura di Roma, la quale ci ha prontamente convocati per il 23/2, ma la Coop non si è presentata, né ha risposto alla convocazione”.

“Non ci si rende conto – scrivono i lavoratori – che ledendo la dignità dei dipendenti si danneggiano anche gli ospiti della struttura, con cui ormai si è creato un rapporto di fiducia”.

Oggi dunque i dipendenti della casa di riposo incroceranno le braccia, anche per protestare contro un annunciato cambio di gestione nel segno di ancora minori garanzie retributive e di una ancora maggiore instabilità lavorativa. 

Più informazioni