Flash
di Maria Lanciotti
Immersi nel solito sconforto si va a passo lesto fra buche e voragini, alberi rinsecchiti o malamente potati e griglie saltate, qualche scampolo di terra brulla e barriere di cemento, e l’indignazione cresce ad ogni passo facendo i conti con una realtà che si prospetta sempre meno adeguata alle esigenze primarie dei residenti, esposti a ogni tipo d’inquinamento e senza alcuna compensazione in termini di aree verdi e luoghi rigeneranti.
Poi lo sguardo si posa su un semplice foglio di carta fissato con due cimicette su un’asticella di legno infissa in una striscetta di terra desolata, e qualcosa riprende a battere nonsodove quando scorrendo quei pochi intensi versi ci si sente riafferrare dal senso radicato dell’appartenenza a una natura comunque irriducibile, sempre pronta a ricrearsi con le sue leggi e prerogative.
E così in quello spoglio angolo di terra calpestata ecco spuntare una fioritura inusuale e perenne, grazie all’idea e al pensiero filosofico di Natale Sciara, apprezzato scrittore e poeta castellano e attivissimo operatore culturale, curatore tra l’altro della ultraventennale Rassegna “I Martedì della Pro Loco”.
Ed ecco una delle sue composizioni, posta in Viale del Lavoro nei pressi della Biblioteca Comunale:
Equilibri di armonie
Quelle piante secche che non sanno
rinverdire,
offrono un contrasto in quell’armonia
di verde e fioriture.
Quasi fa male al cuore, eppure
in quel distinguo, la natura prende
risalto
in tutta la sua forza, nella legge
di vita che ha una ragione profonda
di equilibri e armonie.
Natale Sciara