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Grottaferrata – Il sindaco Andreotti presenta il nuovo corso della #Fiera418, dal 24 marzo al 2 aprile

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Dal 24 marzo al 2 aprile si terrà la Fiera di Grottaferrata, storico appuntamento che negli anni però ha subito drastici ridimensionamenti, non ultimo quello della perdita del suo carattere “nazionale”. Un evento su cui da tempo si concentrano serrati dibattiti e che, in occasione dell’inaugurazione di quella che sarà la 418esima edizione, dovrà vedere sostanziali cambiamenti annunciati dallo stesso sindaco Luciano Andreotti, in una lettera.

“Torna la nostra storica Fiera di Grottaferrata, giunta alla sua 418esima edizione, un traguardo ragguardevole che la inserisce nell’elenco delle più antiche Fiere d’Italia, di cui dobbiamo essere orgogliosi ma allo stesso tempo consapevoli che occorre lavorare molto per riportare la nostra Fiera all’importanza  del passato – scrive il Primo Cittadino – . Il compito che la mia Amministrazione si assume e intende portare avanti con determinazione è quello di darle una nuova veste di organizzazione e di contenuti a partire dal giorno dopo  l’inaugurazione della 418esima di quest’anno per far si che la Fiera sia un fattore di sviluppo economico del nostro territorio ed attrattore di turismo.

Una Fiera di mezzo quella di quest’anno, tra passato e futuro,  immersa nella grande tradizione dell’evento cardine che ella stessa è e che da oltre quattro secoli ha messo Grottaferrata nelle condizioni di rappresentare un punto d’incontro tra numerose realtà del mondo agricolo, quindi imprenditoriale, quindi culturale/enogastronomico e non da ultimo identitario e religioso. Recuperare questa tradizione con il contributo di tutti i grottaferratesi è la sfida che ci attende per il futuro. Non sarà una sfida facile, considerato il tempo perduto e tutti i nuovi competitor che nel frattempo si sono fatti avanti nel paese ed hanno acquisito importanza. Credo però che abbiamo tutte le capacità  tecniche, operative e organizzative per riportare la Fiera di Grottaferrata a livelli nazionali.

Quest’anno nella sua 418esima edizione  aprendosi ulteriormente all’innovazione lanciamo due hashtag #FieradiGrottaferrata e #Fiera418 che la renderanno riconoscibile per i fruitori dei “social” su internet, quindi con una maggiore apertura ai giovani, così come al territorio circostante, in primo luogo i Castelli Romani, fino ai comuni gemellati e affratellati nella tradizione che resta più che una semplice icona, del culto di San Nilo. Abbiamo deciso, infatti, di destinare circa 2000 mq di strutture coperte di esposizione a stands istituzionali di promozione turistica/culturale/agricola per le istituzioni ed i produttori locali. Di questi 2000 mq di strutture circa 1000 sono destinate ad ospitare gli eventi del “DopoFiera”.

Abbiamo in mente di trasformare la Fiera di Grottaferrata nel “capodanno” degli eventi dei Castelli Romani che idealmente si dipanano a seguire nell’anno. Il primo di tanti eventi fondamentali: penso all’Infiorata di Genzano in giugno e alla Sagra dell’Uva di Marino in ottobre così come tutti gli altri momenti di festa che seguono la traccia di chi, come noi, vuole intendere i  Castelli Romani non solo come terra di folklore e buon cibo ma come territorio ricco di identità, profonda cultura e opportunità di sviluppo economico.

Questi grandi eventi, se messi a sistema unitamente alle istituzioni di livello superiore, a nostro avviso devono essere il volano di attrazione turistica-economica dell’intero distretto dei Castelli Romani.

Tradizione e innovazione, dunque, un solco nel quale si innesta alla perfezione la #Fiera418. Otto giorni nei quali idealmente Grottaferrata non dormirà. Poiché crediamo che la Fiera di Grottaferrata oltre essere occasione di sviluppo economico, debba anche essere una Festa di gente, di accoglienza dei visitatori. Per la prima volta, infatti, le attività continueranno anche nelle ore serali (DopoFiera), quelle del cosiddetto primetime, alla chiusura degli stand quando avremo spettacoli, musica, teatro, presentazioni di libri; le cantine del territorio racconteranno la storia dei loro vini e cosi via.

Si tratta dei semi di un grande cambiamento che prende forma da un confronto a 360 gradi tra Amministrazione, con un grazie particolare agli assessori Mirko Di Bernardo, alle Attività produttive e Luciano Vergati alla Cultura, a Veronica Pavani, presidente della commissione Cultura, al consigliere delegato alla Fiera, Massimiliano Di Giorgio che si sono adoperati insieme a tutti i consiglieri e agli uffici comunali, alle associazioni culturali del territorio, alla associazione dei commercianti, alle società che operano al servizio del nostro comune e ovviamente alle forze dell’ordine e ai servizi di soccorso a rendere possibile lo svolgimento degli eventi in tranquillità e sicurezza. Tutti contributi fondamentali alla buona riuscita nel tempo della Fiera che si sta muovendo verso nuovi orizzonti e crescerà assieme a tutti i cittadini di Grottaferrata con l’obiettivo di portare il nostro “marchio” in Italia e nel mondo. Possibilità che Grottaferrata, attraverso la sua Fiera e la sua storia, ha nelle sue radici e deve solo iniziare a trovare il coraggio e la giusta forma per darle futuro. Una “bella stagione” che comincia adesso. Che sia, dunque, una festa per tutti i grottaferratesi e per i tanti turisti ,artigiani, operatori economici che vorranno visitare, benvenuti, la nostra città. Buona Fiera a tutti!”.

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