POLITICA

Velletri – Comunali, Salvatore Ladaga: ‘Vogliono ridurre Forza Italia a una Cenerentola. Non ci sto, e vi dico perché…’

ladaga

Non si è fatta attendere la disamina di Salvatore Ladaga sulla riunione di venerdì 20 aprile, quando il centrodestra veliterno, coi rappresentanti sovracomunali dei partiti coinvolti, si è riunito per trovare la quadra su una possibile candidatura unitaria, con la figura del prof. Giulio Bellipanni a rappresentare la chiave di volta per ricompattare la coalizione.

Una replica, la sua, volta ad ufficializzare la posizione di Forza Italia in merito ad una ricostruzione dei fatti, quella fatta da alcuni, che a suo dire non ha tenuto in debita considerazione elementi che trovano posto nella lettera che di seguito, integralmente, pubblichiamo:

“In relazione al comunicato stampa dell’onorevole Marco Silvestroni, segretario provinciale di Fratelli d’Italia, mi corre l’obbligo di fare alcune precisazioni, certamente doverose nell’ottica di contribuire a far chiarezza su quanto recentemente avvenuto.

La riunione andata in scena nel pomeriggio di venerdì 20 aprile a Velletri non poteva e non doveva essere una conta sui favorevoli e i contrari alla candidatura di Giorgio Greci, come da alcuni erroneamente riassunto. 

E’ stato senza dubbio azzardato, da parte di alcuni, avviare la discussione partendo dall’assunto che lui fosse una mia creatura politica, come qualcuno ha frettolosamente e superficialmente provato a fare, nel tentativo di voler far digerire a tutti una candidatura che non è certamente rappresentativa dell’intera coalizione, per motivi ben chiari a tanti. 

Il dott. Greci, ottimo professionista e persona squisita, ha avuto a suo tempo il coraggio di metterci la faccia e farsi eleggere, ed il merito è stato pertanto tutto suo, e lungi da me arrogarmi meriti in tal senso. A lui e ad un gruppo di consiglieri comunali ho in tempi non sospetti rimproverato però di aver votato le linee programmatiche del sindaco Fausto Servadio, peraltro chiaramente in linea con il voto disgiunto che tanto scandalizzò il consigliere Gianni Cerini. Atto, quello, che preannunciò l’uscita da Forza Italia di due nostri eletti, poi confluiti nel gruppo di Fratelli d’Italia, che come Greci aveva votato compatto per le linee programmatiche del Sindaco del Pd. Ciò non li precluse dal procedere ad incredibili ed incoerenti atti di denuncia, in chiara contraddizione rispetto al singolare voto espresso nelle prime battute dell’esperienza amministrativa della nuova Giunta.

Rispetto alla riunione andata in scena a Velletri mi corre l’obbligo di evidenziare l’assoluta mancanza di volontà di difendere e salvaguardare l’unità del centrodestra veliterno con una persona terza rispetto Greci e Priori, tanto più dopo aver registrato durante la discussione la disponibilità di Alessandro Priori a fare un dignitosissimo passo indietro.

Molto più chiara e nitida, nell’occasione, è stata la valutazione di Forza Italia, rappresentata dal sottoscritto, e condivisa appieno dall’onorevole Adriano Palozzi, partita peraltro dalla constatazione che recentemente si è proceduti all’assegnazione a Fratelli d’Italia del deputato del Collegio e a Noi per l’Italia di quello del Senato.

E’ ben evidente che nel nostro partito l’eccesso di democrazia talvolta rasenti l’anarchia, ma in un contesto del genere è opportuno che si sappia che non sono affatto disponibile a passare per il killer del centrodestra di Velletri, quando tanti altri, che oggi sembrano avere a cuore questa pseudo unità di coalizione, hanno invece operato in maniera ben diversa altrove, a partire dalle vicine Lariano, Ariccia, Albano, Grottaferrata ed Ardea, e lo abbiano fatto appena dopo aver registrato la mancata convergenza su un proprio candidato.

Non sfugge, peraltro, la presa d’atto dell’evidente scambio di cortesie, anche in termini di comunicati, tra Lega e Fdi, un pò ovunque in Italia, e in particolar modo a Pomezia, Fiumicino e, a quanto pare e qualcuno lo spera davvero, anche a Velletri, dove si prova ad alimentare una convergenza che è tutta ancora da dimostrare.

In virtù di quanto sopra espresso ritengo che non si possa assolutamente prescindere dalla rivendicazione di un proprio esponente, o comunque di una persona da noi indicata tra una rosa di possibili ed autorevoli candidati. Qualcuno vorrebbe ridurre Forza Italia ad una “Cenerentola” della vita politica cittadina; un tentativo di delegittimazione di fronte al quale mi batterò fermamente. 

Le mie precisazioni sono servite non tanto a sostenere le posizioni del coordinatore regionale, il senatore Claudio Fazzone, dal quale ho ricevuto pieno mandato a rappresentarlo, ma a ribadire l’esigenza di non essere subalterni a nessuno, almeno dove abbiamo dimostrato di avere i numeri ed un gruppo dirigente all’altezza della situazione. 

In conclusione oggi più che mai, anche in virtù del risultato delle recenti elezioni Regionali, che hanno visto Forza Italia primeggiare nella città di Velletri, abbiamo il dovere di recitare un ruolo da protagonisti, così come peraltro lungamente auspicato dal presidente Silvio Berlusconi, anche e soprattutto in relazione al coinvolgimento della società civile e del mondo delle professioni, finalizzato a rafforzare quello spirito liberale e popolare, fondamenta indiscussa del progetto politico della definitiva costruzione degli Stati Uniti d’Europa. Una politica alternativa a quella populista, sovranista e giustizialista che ha distrutto completamente il retaggio storico di quell’Italia che mostra sempre più difficoltà ed affanno a mostrare l’elevata statura economica ed internazionale che gli è sempre stata propria. 

Il tutto salvaguardando così la credibilità di un partito che ha dimostrato di avere i numeri per poter avere un ruolo di primissimo piano, nella difesa e valorizzazione di quei principi di libertà e democrazia che da sempre vi albergano e che ciascuno di noi ha l’obbligo di difendere e tutelare”.

Salvatore Ladaga

Più informazioni