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La notte di Liverpool – Roma. Anche i Castelli Romani col fiato sospeso per i giallorossi

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E’ la notte di Liverpool – Roma. Il primo dei due atti che porteranno una delle due compagini alla finalissima di Kiev. Da una parte i ‘reds’, quelli che sanno che spartito suonare, se non altro perchè hanno fatto da culla alla band più famosa del mondo, i Beatles. Dall’altra quelli che al rosso hanno aggiunto anche il giallo, perchè va bene la bellezza del tramonto, ma senza i colori del sole neppure quel rosso di sera esisterebbe mai. Gli stessi che, non ce ne vogliano i fans dei ‘fab four’ hanno dato ai natali a stornellatori e cantori e che di musica se ne intendono comunque, tanto da abbinarla a quegli inni che dentro lo stadio fanno ancora accapponare la pelle a chi ha il cuore mezzo giallo e mezzo rosso.

Da una parte quelli che certe serate le conoscono bene, forti dei loro 18 titoli d’Inghilterra e, soprattutto, delle 5 Champions League che fanno lustro nella loro stanza dei trofei (una delle quali alzata in faccia proprio ai rivali di questa sera, quando il torneo continentale più ambito si chiamava ancora Coppa dei Campioni, e vi accedevano solo le vincitrici dei rispettivi campionati). Dall’altra quelli che di serate del genere ne hanno vissute poche, e di quelle poche portano ancora i lividi.

L’Anfield questa sera e lo stadio Olimpico mercoledì prossimo. Saranno questi due i prosceni che decideranno il destino immediato di Liverpool e Roma, chiamate a conquistarsi il pass per la finalissima in terra ucraina. 

Alle 20.45 ogni retroscena, dietrologia, ansia o trepidazione, lascerà posto al campo e a distanza di migliaia di chilometri dal cuore di quella Gran Bretagna che gli antichi romani seppero già conquistare, una città intera attenderà l’esito di questo primo incontro, col resto dell’Italia (eccezion fatta per le rivalità sportive più acerrime, come quella coi “cugini” laziali) che tiferà compatta per i ragazzi di Di Francesco, sperando che sappiano tenere alta la bandiera di una nazione già orfana degli azzurri al Mondiale di Russia.

Anche ai Castelli Romani, storicamente feudo laziale, la folta rappresentanza giallorossa seguirà il match col fiato sospeso, nella consapevolezza che comunque vada sarà il retour match a consegnare alla vincente il biglietto per l’ultima recita, quella più ambita.

Far subito la voce grossa al cospetto dell’ex Salah e degli altri soldatini agli ordini di Klopp appare comunque imprescindibile per ridurre i patemi d’animo e iniziare a colorare di giallo e di rosso l’intero continente. Un sogno? 

Da.Le.

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