E’ diventato un caso nazionale la punizione confezionata dal “Centro sociale autogestito” di Frascati per i suoi soci. Rei di urlare troppe parolacce e bestemmie durante le partite a briscola e tressette, il gioco delle carte è stato vietato per un mese a partire dal 1 maggio.
“Ripetute sollecitazioni indirizzate ai frequentatori del gioco delle carte, di attenersi ad un comportamento di civile convivenza, non hanno prodotto alcun risultato – si legge nella nota diffusa dal comitato di gestione – la situazione non è più sostenibile pertanto a partire dal primo maggio e per la durata di un mese il gioco di carte è sospeso”.
“Nel frattempo – si legge ancora – il Comitato di gestione ed il Comune di Frascati concorderanno le decisioni da attuare”.
A rendere inevitabile il provvedimento, che tira le orecchie agli anziani frascatani, sono state le frequenti segnalazioni dei cittadini residenti in zona, nei pressi del centro di via Giacomo Matteotti, soprattutto genitori con figli, che da tempo richiedono comportamenti più civili.
