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‘La Settimana Naturale dei Parchi’ testimoniata dal runner Manuel Cavalieri. 430 km in una Italia che vuole il suo riscatto

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di Eliana Lucarini

Dopo la presentazione di quest’ inverno, il “Cammino Naturale dei Parchi” è partito alla grande. Quel lungo cammino di 430 kilometri, che va da Roma all’Aquila, attraversando le terre dell’Appennino Centrale, devastato dagli ultimi atroci terremoti, ancora ignorato e dimenticato, oggi ritorna a far parlare di sé, valorizzando nuovamente tutti quei luoghi, attraverso l’ iniziativa della “Settimana Naturale dei Parchi”, legata a questo progetto, grazie al runner Manuel Cavalieri, della Asd Atletica Rocca di Papa.

Dal 21 al 28 Aprile, spinto dalla sua ferma forza di volontà e dalla sua formidabile determinazione, Manuel ha attraversato tutto il percorso del “Cammino Naturale dei Parchi” in una sola settimana, testando i tratti e le strutture legati ad esso. Partito da Roma, dall’Arco di Costantino, con un piccolo gruppo di seguaci fino a Ciampino e poi con due di loro, Carla Moreno e Luca Raja, fino a Palestrina, con la prima, e poi fino a Monte Livata, con il secondo, ha poi proseguito completamente da solo, per tutto l’intero itinerario. In questa sua impresa solitaria, si coniugano a perfezione la corsa, il camminare veloce, il pensare sostenibile con lo sviluppo di un turismo ecologico e ragionevole. Mostrare al meglio tutto il patrimonio sentieristico e naturalistico presente su questi territori, promuovendo un progetto dove si uniscono 42 comuni, 3 province, due regioni, 6 aree protette e un parco nazionale.

Manuel è un ingegnere di progettazione per TIM di professione, runner per passione, una passione travolgente, dove lo sport ha incontrato la natura e, proseguendo con essa, lo ha trasformato in un appassionato atleta di corsa in montagna. Con un fisico perfetto e allenato, sportivo con una dieta completamente vegana, ha portato a termine il cammino con pochissima attrezzatura, messa a disposizione dagli sponsor che lo hanno accompagnato, TIM, VIBRAM, CROSSCALL, RR TRECK, A.S.D. Atletica Rocca di Papa. E’ stato seguito ed incoraggiato giornalmente sui social, sulla sua pagina “MyRoad2UTMB”, da tutti i suoi fans, dai suoi amici, dai suoi famigliari e da tutti gli appassionati al mondo della natura, della montagna e della corsa.

Questo progetto è nato dall’idea di voler portare avanti un’impresa in Italia Centrale, dove fino ad oggi, non esisteva un cammino del genere, un lungo percorso immerso nella natura del cuore dell’Appennino centrale, come i percorsi presenti solo sulle Alpi”- racconta il runner. “Così, lo scorso Luglio – continua – ho contattato i riferimenti del Cammino Naturale dei Parchi, che proprio in quel periodo stava progettando l’intero cammino. Insieme, abbiamo sviluppato un programma di promozione congiunto, con il supporto logistico dell’Ente”.

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Durante tutte le sue tappe, Manuel ha testimoniato attraverso i social, che il “Cammino Naturale dei Parchi” può essere percorso, non solo da chi è allenato e preparato, ma anche da chi vuole intraprendere questo itinerario da profano, da semplice appassionato. Durante la settimana, ha mostrato tutti gli itinerari, i luoghi e le strutture amiche che fanno parte del progetto e in cui si è imbattuto, “perché chiunque può essere un camminatore”. Questo tragitto possiede tutte le prerogative per essere praticato anche e solo per passione verso la natura e l’ambiente, scegliendo anche di fare solo piccoli tratti dello stesso. Per imitare la sua impresa e percorrerlo in una sola settimana, ovviamente, proprio perché una vera e propria prova di forza e coraggio, bisogna essere allenati, ma come ci svela : “ Anche chi non è preparato e non ha tempi e tappe da rispettare come me, che inoltre portavo uno zaino di 10 Kg come zavorra con l’occorrente, può scegliere di percorrere una delle sue 25 tappe da 17 kilometri, come gita di una sola giornata per fare un bel picnic. L’unica cosa, meno positiva di tutto il cammino, è stata proprio questa, il fatto di non poter sostare a lungo a godere di quei luoghi meravigliosi, di quella natura ancora incontaminata e di quei borghi dimenticati dal tempo e ,spesso, anche dall’uomo, che si incontrano lungo le varie tratte. Io l’ho fatto in una settimana, quindi avevo tappe prestabilite da fare in determinati tempi, alternando la corsa alla camminata veloce. Certamente, ci tornerò a breve, camminando più lento e godendo appieno di tutti quei paesaggi straordinari: I Monti della Duchessa, Castel di Tora, Orvinio, Pescorocchiano, Vallecupola, i Monti Simbruini, Accumoli, S. Elpidio, sono solo alcune delle zone attraversate. Una delle cose ,che più mi ha colpito, è stata l’incredibile ed entusiasmante accoglienza di tutti gli abitanti dei paesi attraversati. Mi hanno aspettato con trepidazione, le stesse amministrazioni comunali e le associazioni del territorio hanno lavorato e contribuito alla divulgazione del progetto e al loro coinvolgimento, con una partecipazione così accorata, che non mi aspettavo davvero di incontrare! Un’accoglienza grande, che ha sempre trovato per me strutture di appoggio, ma non solo…una grande socialità, quella che in quei luoghi ancora manca e che gli abitanti stessi vogliono riscoprire. Purtroppo, dopo i devastanti terremoti, quello che ancora non hanno, sono proprio dei centri di aggregazione, dove poter ritrovare quella socialità perduta con tutto il resto”. “La voglia di farcela è tanta –continua Manuel- “queste terre hanno una voglia immensa di riscatto, e quel poco che possiamo fare, dobbiamo farlo, attraverso proprio iniziative del genere! Il 3 Giugno prossimo, ci sarà ad Accumoli, la manifestazione, «Accumoli in Marcia», alla quale parteciperò con grande suggestione”.

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Nel paesino di San Elpidio, Manuel è stato accolto addirittura con una mostra sulla rinascita del paese. Gli abitanti l’hanno allestita, sia come dimostrazione di affetto nei suoi confronti, sia come testimonianza della voglia di ripresa e ritorno alla vita, esistenti in quei territori e fra quella gente, da divulgare in tutte le altre regioni. Ad accoglierlo nell’ultima tappa, la grandiosa Basilica di Colle Maggio, dove si è conclusa tutta la sua avventura.

Un’esperienza sicuramente indimenticabile, che dimostra l’importanza del ritorno ad un turismo legato alla natura e la grande opportunità che il “Cammino dei Parchi” offre a tutti i cittadini, di immergersi in luoghi meravigliosi, ritrovando se stessi in una perfetta dimensione e armonia uomo-natura, attraverso proprio la sua straordinarietà.

 

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