E’ stato uno dei suoi più fervidi oppositori e non è allora un mistero se, all’apertura della campagna elettorale in vista del rinnovo del Consiglio comunale, sia li ad annunciarne la soppressione qualora i cittadini lo eleggessero Sindaco di Velletri. Propositi chiari, quindi, quelli di Stefano Pennacchi nei confronti della “Fondazione Arte e Cultura Città di Velletri”. “Vogliamo essere quella forza che scardina la politica delle clientele e dei soliti noti” ha dichiarato il giovane consigliere comunale di “Sinistra per Velletri”, che alle Comunali del 10 giugno sarà l’alfiere della lista, in aggiunta alla quale sarà appoggiato anche dalla “Lista Velester”.
“La giunta Servadio – ha ricordato Pennacchi -, con ostinazione volle la costituzione della “Fondazione Arte e Cultura Città di Velletri” per gestire il Teatro Artemisio- Gianmaria Volonté e la Casa delle Culture e della Musica, facendo entrare i privati come membri del Consiglio d’Amministrazione. Di lì a poco vennero ritirate le deleghe all’allora Assessore alla Cultura Usai. Noi, come “Sinistra per Velletri”, portammo avanti la proposta dell’Istituzione pubblica, come fanno altri Comuni italiani per gestire strutture culturali e sociali, ma in Consiglio purtroppo passo la mozione scellerata della Fondazione. Se sarò eletto Primo cittadino la chiusura della Fondazione sarà il secondo atto della mio mandato, subito dopo l’uscita da Acea! Spetta a noi – ha concluso Stefano Pennacchi, con spirito battagliero – cambiare la situazione e uscire dalla palude culturale e politica in cui è invischiata questa città”.
A completezza del suo pensiero Pennacchi ha poi ribadito i motivi della sua candidatura: “Ci mettiamo in gioco per cambiare la nostra città senza indugi, senza accordi a ribasso, senza tatticismi.
Vogliamo una Velletri migliore, una città orizzontale senza barriere o muri! Vogliamo una Velletri che pone al centro il cittadino”.
VELLETRI – ELEZIONI COMUNALI, 7 candidati sindaco, 26 liste e oltre 600 candidati: ECCO I NOMI
