Attualità

Albano – Quando la scuola diventa un luogo di formazione e aggregazione sociale, evento conclusivo progetto Pon

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È difficile, oggi, fare il genitore, ma ancor di più lo studente, specialmente se si è adulti, non si ha tempo da dedicare a sé stessi, ai propri bisogni e si arriva poi in Italia, provenendo da terre lontane.
L’Istituto Comprensivo “A. Gramsci” di Pavona ha voluto rispondere a queste istanze, organizzando, nell’anno scolastico 2017-2018, un particolare percorso formativo “Insieme senza confini”, rivolto prioritariamente ai genitori stranieri dei propri alunni, con l’inserimento poi anche di genitori italiani, finanziato e realizzato nell’ambito del più ampio Progetto PON “Fare scuola oltre la classe”, fortemente caldeggiato dalla Dirigente, prof.ssa Filomena Assunta Mignogna, che ha visto lo snodarsi di ben altri 6 moduli formativi, destinati agli alunni delle classi della Scuola Primaria e Secondaria I°, tutti svolti in orario pomeridiano, inclusivi di mensa e trasporto, quest’ultimo specificatamente per gli alunni del Plesso Cancelliera, grazie al fattivo contributo dell’Amministrazione comunale di Albano Laziale.
Il Corso formativo rivolto ai Genitori ha puntato sostanzialmente a costruire e consolidare un rapporto di fiducia reciproca tra docenti e genitori, a condividere un lessico comune, a valorizzare il patrimonio di esperienze e di competenze esistente in ciascuno dei partecipanti. Questo ha creato i presupposti per una comunicazione più attiva tra scuola e famiglia, instaurando un rapporto di collaborazione, nel rispetto reciproco dei ruoli, delle competenze e dei compiti, presupposto necessario per aiutare la crescita di tutti gli alunni e le alunne.
Un segnale importante di riconoscimento e di valorizzazione di tutto il complesso lavoro messo in atto, nonché della strategia ad esso sottesa, è stato raccolto in occasione dell’evento conclusivo, che si è tenuto il 9 maggio 2018, presso la sede centrale dell’Istituto.
Organizzata con tanta voglia di fare e condividere, la manifestazione è stata una grande festa di sapori, tradizioni e cultura, coinvolgendo famiglie, docenti, preside, personale ATA, amministrazione comunale, associazioni e volontariato in un evento, intenso ed importante, che ha lasciato nei cuori dei partecipanti gioia, crescita emotiva, personale e relazionale.
Infatti, dietro il filo conduttore del viaggio, tra culture e Paesi diversi, tra differenze presenti anche sul nostro stesso Territorio nazionale, attraverso la costruzione, quindi, di un “Mosaico di Culture”, coinvolgente ed emozionante, si nasconde un messaggio profondo e sempre attuale: ogni persona ha il diritto di vivere con dignità, in libertà e nel rispetto della propria origine e cultura. Siamo tutti chiamati a metterci in gioco, “insieme senza confini”, per rendere la Scuola ed il nostro Territorio una realtà sociale, partecipata ed inclusiva e lo strumento per questa metamorfosi è la cultura, che non può che partire da quel sistema complesso che è la Scuola, in cui si intrecciano e si incontrano le storie di “piccoli e grandi”, ognuno con il proprio frammento di speranza, ognuno con il proprio diritto ad esserci.

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