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Genzano – Stato di agitazione per la Polizia Locale genzanese: pesano le carenze nell’organico, il parco auto vetusto e il vestiario insufficiente

polizia locale genzano

E’ stata protocollata e inviata al Prefetto di Roma, al Sindaco di Genzano, al Segretario generale del Comune, all’Ufficio risorse umane e al Comandante della Polizia Locale, nonché all’Ufficio di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici, la lettera con la quale le Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL ed RSU, in riferimento al mandato ricevuto dai lavoratori nell’assemblea generale dei giorni scorsi, proclamano lo stato di agitazione del personale della Polizia Locale del Comune di Genzano. Lo fanno chiedendo al contempo “al Prefetto di Roma l’apertura della procedura di raffreddamento del conflitto ai sensi della Legge 146/1990”.

“Le motivazioni che hanno portato le scriventi Organizzazioni Sindacali ad attivare le predette iniziative sindacali possono essere riassunte: nella grave carenza di organico, nei ritardi legati alla compilazione delle schede di valutazione che ha causato ad oggi la mancata liquidazione della performance relativa all’anno 2017, mancata liquidazione dei progetti di sicurezza stradale svolti nell’anno 2017, mancato adeguamento del vigente Regolamento della Polizia Locale a quello Regionale, mancato adeguamento della sede alle norme di cui al D.to L.vo 81/2008, mancanza di formazione e aggiornamento professionale, parco auto vetusto che non garantisce la sicurezza del personale, vestiario insufficiente e continua alternanza di Dirigenti Comandanti a scavalco. Pertanto, alla luce di quanto sopra, le Organizzazioni Sindacali si vedono costrette a chiedere al Prefetto di Roma l’apertura della procedura di raffreddamento del conflitto, nei tempi e modi previsti dalla normativa vigente. In caso di esito negativo delle procedure di raffreddamento del conflitto, si preannunciano ulteriori iniziative di carattere sindacale a difesa dei diritti dei lavoratori, che potranno portare anche allo sciopero generale del personale interessato.

In attesa di sollecito riscontro, nei tempi e modi previsti dalla normativa vigente, si attua lo stato di agitazione”. 

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