Si sono celebrati in mattina, all’interno di una Cattedrale di San Clemente letteralmente gremita, i funerali di Don Marco Nemesi, il parroco venuto prematuramente a mancare nella giornata di lunedì 4 giugno, all’età di appena 52 anni. Il rito funebre si è tenuto proprio all’interno di quella Cattedrale di cui Don Marco era diventato parroco da pochi anni, appena reduce dalla felice esperienza nella chiesa di San Giovanni Battista, dove ha lasciato tra i parrocchiani un ricordo indelebile, frutto del suo amore per il prossimo e di quella sua capacità, sconfinata, di saper entrare nel cuore delle persone.
Un migliaio e forse anche di più i fedeli che si sono riversati verso la Cattedrale, molti dei quali non sono neppure riusciti ad entrare all’interno della stessa. Il feretro di Don Marco ha sostato presso la Cappella della Madonna delle Grazie, della quale era profondamente devoto, prima della tumulazione nel civico cimitero.
Al rito funebre ha attivamente partecipato l’intero clero della Diocesi Velletri-Segni, con in prima fila il Vescovo Vincenzo Apicella, che nella sua omelia ha ricordato come “Don Marco sia stato pastore nel nome del Signore, mandato per il gregge del suo popolo”. Alla funzione ha preso parte anche il Vescovo di Gaeta, Monsignor Luigi Vari, amico intimo di Don Marco.
In prima fila i familiari di Don Marco, a partire dai suoi nipoti, con la commozione che è stata propria di tutti coloro che hanno sperato fino all’ultimo che il terribile male che lo aveva colpito da un paio d’anni potesse essere sconfitto.
Ancora un lutto, quindi, in una Diocesi che in pochi anni ha salutato, uno dopo l’altro, Padre Clemente Messori, Don Antonio Carughi, Don Tonino Schiavi, il Vescovo Emerito Andrea Maria Erba e, per ultimo, proprio all’inizio di questo 2018 l’amatissimo Don Gaetano Zaralli.
