#orgogliogenzanese e #vantoitaliano: sono questi gli hashtag utilizzati da Michele Savini, consigliere comunale di AttivaMente, per riassumere le emozioni scaturite dall’Infiorata di Genzano, giunta quest’anno alla sua 240^ edizione. Una riflessione, quella del consigliere d’opposizione, che non manca tuttavia di prodursi in una considerazione che, pur negando l’opportunità di scadere in facili critiche, lascia spazio ad ulteriori considerazioni circa l’organizzazione della manifestazione floreale.
Savini parte dalla “maestria tramandata, che ha creato grandissimi artisti da ringraziare per dedizione e appartenenza”, per poi rifarsi alla “Sacralità che non si critica e non si sporca con futili diatribe di bassa lega, figlie di un modo retrogrado di fare politica”. “Condivido questa bellezza – ha poi aggiunto, postando due belle foto dell’Infiorata – sostenendo però con forza che Genzano di Roma, pioniera di quest’arte nel mondo, ha il dovere di far crescere molto di più l’internazionalizzazione dell’Infiorata. Talmente unica che meriterebbe la giusta risonanza!”.
Una conclusione, quella di Savini, che si inserisce nel contesto di chi ha criticato la scarsa risonanza promozionale data all’evento.
