Fabio Angeletti

“In una democrazia si possono scrivere e approvare i migliori regolamenti, affiggere milioni di cartelli, issare tante bandiere da oscurare il cielo, ma se non c’è un controllo accurato del territorio, tutte le norme, le leggi, i regolamenti vigenti, risulteranno inutili”. La pensa così, e non fa mistero di questo, Fabio Angeletti,  il presidente dell’associazione politica “Castel Gandolfo in Movimento”, che va ad interessarsi direttamente di quanto accade al Lago Albano, con una riflessione impietosa. “Le ordinanze emanate dalla prima Autorità Comunale – premette Angeletti – generalmente terminano con la frase: “La Polizia Locale e le Forze dell’Ordine sono incaricati dell’esecuzione e della vigilanza sull’esatta osservanza della presente”, ma in realtà sappiamo benissimo che è praticamente impossibile che Vigili e Forze dell’Ordine riescano ad essere presenti costantemente al Lago”.

“Ecco allora – continua il presidente di ‘Castel Gandolfo in Movimento’ – che il menefreghismo, la mancanza di rispetto, la maleducazione di alcuni soggetti che puntualmente frequentano le spiagge di quello che personalmente considero il “gioiello dei Castelli Romani”, la fanno da padrone. Ho potuto vedere di tutto in questo breve inizio di stagione estiva…commercio abusivo, pesca abusiva, sosta selvaggia, ingresso di automezzi all’interno di spiagge libere, mancanza di boe rosse con bandiera che delimitano lo spazio entro il quale devono navigare i pedalò, mancanza di boe rosse/arancioni poste a 100 metri dalla riva che delimitano lo spazio entro il quale può nuotare un buon nuotatore, assenza dei gavitelli bianchi che delimitano lo spazio entro il quale possono stare i bagnanti inesperti, personale addetto al salvataggio sprovvisto dell’apposita tenuta indicante la qualifica, anatre nutrite dai bagnanti, pattini addetti al salvataggio privi della prevista dotazione, bagnanti che prendono il sole sulle sdraio posizionate ad un metro dalla battigia… e tanto, ma tanto altro ancora. Possibile che nessuno veda, nessuno controlli? Una cosa però è indubbia: l’impiego degli Ispettori Ambientali avrebbe fornito sicuramente un valido aiuto alle forze dell’ordine e un eccellente apporto alle casse comunali perché si sa – conclude Fabio Angeletti – che purtroppo l’italiano medio rispetta le leggi soltanto quando contravvenendole sa che dovrà mettere mano al portafoglio per pagare multe o ammende”.